Page 13 - Vita di san'Agostino
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15. 4. Infatti, mentre trattavo alcuni punti della questione che avevo proposta, con
                  una digressione mi sono inoltrato in un altro argomento, e così, senza spiegare fino in
                  fondo quella questione, preferii terminare la predica polemizzando contro l’errore dei
                  manichei, piuttosto che continuando a trattare l’argomento che avevo iniziato ”.
                        15. 5. Uno o due giorni - se non sbaglio - dopo questi fatti si presenta un commer-
                  ciante di nome Fermo e alla nostra presenza si getta gemendo ai piedi di Agostino che
                  stava nel monastero: fra le lacrime scongiurò il vescovo di pregare insieme con i santi il
                  Signore per i suoi peccati, confessando di aver seguito la setta dei manichei e di essere
                  vissuto in quella per molti anni. Per di più aveva versato inutilmente forti somme di
                  danaro ai manichei, soprattutto a quelli che essi definiscono gli eletti. Ma trovandosi
                  poco prima in chiesa, per misericordia divina, era stato richiamato sulla retta via dalla
                  predica di Agostino ed era diventato cattolico.
                        15. 6. Allora il venerabile Agostino in persona e noi che eravamo lì presenti gli
                  chiedemmo di indicarci con precisione quale punto soprattutto di quella predica avesse
                  fatto effetto su di lui; e mentre egli riferiva e tutti noi richiamavamo alla mente la trama
                  del discorso, ammirammo con stupore il misterioso disegno di Dio per la salvezza delle
                  anime, glorificammo il suo santo nome e benedicemmo colui che opera la salvezza delle
                  anime quando vuole, donde vuole e come vuole, per mezzo di strumenti consapevoli e
                  inconsapevoli.
                        15. 7. Da quel momento quell’uomo abbracciò la norma di vita dei servi di Dio e
                  lasciò il commercio. Poiché si segnalava per i suoi progressi fra i membri della chiesa,
                  mentre era in un’altra regione, per volere di Dio richiesto e pressato diventò prete, con-
                  servando e custodendo la sua santa norma di vita. E forse egli, che si è stabilito in un
                  paese oltre mare, è ancora vivo.


                       Smaschera i Manichei e li converte

                        16. 1. A Cartagine poi alcuni manichei, di quelli che chiamano eletti ed elette, fu-
                  rono sorpresi da Orso, procuratore della casa imperiale, ch’era di fede cattolica, e tradotti
                  in chiesa da lui stesso, furono interrogati dai vescovi alla presenza degli stenografi. 2. Fra
                  i vescovi c’era anche Agostino di beata memoria, che più degli altri conosceva quella
                  nefanda setta: perciò gli riuscì di mettere in luce i loro riprovevoli errori con citazioni
                  tratte dai libri che i manichei hanno in uso, e così li indusse a confessare le loro be-
                  stemmie. Quegli atti ufficiali misero altresì in luce, per confessione di quelle donne, co-
                  siddette elette, le pratiche indegne e turpi che essi secondo il loro perverso costume erano
                  soliti commettere.
                        16. 3. Così lo zelo dei pastori procurò incremento al gregge del Signore e lo difese
                  in maniera adeguata contro i ladri e i predoni.
                        16. 4. Agostino ebbe anche una pubblica disputa nella chiesa d’Ippona con un certo
                  Felice, del numero di quelli che i manichei chiamano eletti, alla presenza del popolo e
                  degli stenografi che trascrivevano ciò che veniva detto. Dopo il secondo o il terzo di-
                  battito quel manicheo, vedendo confutati la vanità e l’errore della sua setta, si convertì
                  alla nostra fede e passò alla nostra chiesa, come risulta anche dalla lettura degli atti.


                        Contraddittorio col vescovo ariano Massimino


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