Page 34 - Vita di Antonio
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anatema contro quell’eresia nemica di Cristo. Tutti i cittadini accorrevano per
vedere Antonio. Gli stessi pagani, e coloro che essi chiamano sacerdoti, si
recavano in chiesa e dicevano: «Consentiteci di vedere l’uomo di Dio». Infatti
tutti lo chiamavano così. Anche in questa città il Signore per mezzo di lui guarì
molti indemoniati e malati di mente. Molti, anche fra i pagani, chiedevano di
poter soltanto toccare il vecchio, convinti di trarne giovamento. È certo che in
quei giorni molti si fecero cristiani, tanti quanti ne sarebbero diventati in un
anno. Alcuni, pensando che Antonio fosse disturbato da tanta folla, cercavano
di allontanare tutti, ma egli per nulla turbato ripeteva che quelli non erano più
numerosi dei demoni con i quali combatteva sul monte.
71. Quando doveva partire e noi lo accompagnammo fino alla porta della città,
ecco una donna, dietro di noi, che gridò: «Aspetta, uomo di Dio, mia figlia è
terribilmente afflitta dal demonio; aspetta, ti prego, perché anche io correndo
non mi faccia male». Il vecchio sentendo queste parole e pregato da noi,
volentieri si fermò. Appena la donna si avvicinò, la figlia fu gettata a terra.
Antonio pregò, invoco Cristo, e la ragazza si alzò sanata perché lo spirito
immondo era stato cacciato. Anche la madre benediva il Signore e tutti
ringraziavano. Antonio stesso gioiva mentre se ne tornava verso il monte, come
se fosse casa sua.
72. Era molto saggio. Ammirevole il fatto che, pur non essendo affatto un uomo
di lettere, era dotato di intelligenza e di ingegno perspicace. Una volta
andarono da lui due filosofi pagani col proposito di metterlo in difficoltà.
Antonio si trovava allora a una certa distanza dal monte. Dal loro volto capì che
uomini fossero. Andò loro incontro e per mezzo dell’interprete disse: «Perché vi
disturbate tanto per un uomo stolto?». Ma quelli risposero che non era uno
stolto ma un saggio. Egli allora disse: «Se siete venuti da uno stolto, vi siete
affaticati inutilmente. Se poi mi giudicate un saggio, imitatemi. È giusto imitare
le cose buone. Se fossi venuto io da voi, vi avrei imitato. Ma poiché siete stati
voi a venire da me, diventate come me; io infatti sono cristiano». Quelli
andarono via meravigliandosi, inoltre videro che anche i demoni temevano
Antonio.
73. Un’altra volta, mentre si trovava a una certa distanza dal monte, si recarono
da lui dei filosofi, come quelli, per schernirlo in quanto non era un uomo di
lettere. Antonio disse loro: «Ditemi, che cosa viene prima, la mente o le lettere e
di queste la mente è causa delle lettere o le lettere della mente?». Essi risposero
che la mente viene prima, anzi è la mente che origina le lettere. Antonio replicò:
«Chi dunque ha la mente sana, non ha bisogno di lettere». Questa risposta stupì
non solo quei filosofi ma anche gli altri che stavano intorno. Andarono via,
perciò, meravigliati nel vedere tanta saggezza in un uomo semplice e senza