Page 31 - Vita di Antonio
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63. Una volta si recò di nuovo presso alcuni monasteri che distavano dal monte.
                  Fu invitato a salire su una nave e a pregare insieme con i monaci. Egli avverti
                  un odore molto cattivo. Quelli che erano  sulla nave dissero che si trattava di
                  pesce salato. Ma egli ribatté che era cosa ben diversa. Infatti, mentre parlava, un
                  giovane  indemoniato,  che  era  salito  prima  sulla  nave  e  si  era  nascosto,
                  improvvisamente  si  mise  a  gridare.  Il  demonio,  rimproverato  in  nome  del
                  Signore Gesù Cristo, uscì subito e quel giovane guarì. Tutti capirono che quel
                  cattivo odore proveniva dal demonio.


                  64.  Un  altro  uomo  illustre,  tormentato  dal  demonio,  fu  condotto  da  lui.  Il
                  demonio  era  così  furioso  che  l’uomo  non  si  rese  nemmeno  conto  di  essere
                  portato  da  Antonio.  Del  resto  arrivava  anche  al  punto  da  mangiare  gli
                  escrementi.  Quelli  che  lo  avevano  condotto  supplicarono  Antonio  di  pregare
                  per lui. Antonio ebbe pietà del giovane, pregò e trascorse tutta la notte in veglia
                  per lui. Improvvisamente, verso l’alba, il giovane, lanciandosi contro Antonio,
                  cominciò a percuoterlo. Quelli che lo avevano accompagnato, si adirarono con
                  lui. Antonio disse: «Non vi adirate con il giovane. Non  è lui che si comporta
                  così, ma il demonio che è in lui. Poiché è stato redarguito e ha avuto l’ordine di
                  andarsene  in  luoghi  aridi,  è  impazzito  e  ha  fatto  queste  cose.  Glorificate  il
                  Signore. Il fatto che mi abbia aggredito è un segno per voi dell’uscita del demo-
                  nio».  Mentre  Antonio  diceva  queste  cose,  il  giovane  subito  guarì.  Dopo  aver
                  ripreso coscienza di sé, riconobbe il luogo dov’era, abbracciò il vecchio e rese
                  grazie a Dio.


                  65.  Moltissimi  monaci  riferirono  che  numerosi  prodigi  simili  erano  stati
                  compiuti per mezzo  di Antonio. Non sono  però tanto degne di ammirazione
                  queste cose quanto altre. Una volta, verso le tre del pomeriggio, mentre stava
                  per mangiare, si alzò per pregare e avverti che la sua mente era rapita. Il fatto
                  sorprendente è che, pur. stando fermo, si vedeva fuori di sé, come portato in
                  aria  da  alcuni.  Vide  poi  che  nell’aria  c’erano  altri  esseri  terribili  e  tetri  che
                  volevano  impedirgli  il  passaggio.  Poiché  quelli  che  lo  accompagnavano  si
                  opposero, gli esseri malvagi gli chiesero se era colpevole e di renderne conto fin
                  dal  tempo  della  nascita.  Ma  quelli  che  erano  con  lui  ancora  una  volta  si
                  opposero dicendo: «Il Signore ha cancellato le colpe di costui commesse dalla
                  nascita. È lecito chiedergli conto di ciò che ha commesso da quando è diventato
                  monaco e si è consacrato a Dio».
                  Poiché quelli gli muovevano accuse senza portare prove, accadde che la via per
                  lui si fece libera e senza ostacoli. Subito Antonio si accorse che ritornava in sé,
                  che  era  di  nuovo  se  stesso,  l’Antonio  di  prima.  Dimenticò  di  prendere  cibo;
                  passò il resto di quel giorno e l’intera notte a gemere e a pregare. Era stupito nel
                  vedere contro quanti avversari dobbiamo lottare e con quante fatiche dobbiamo
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