Page 29 - Vita di Antonio
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grave malattia. Infatti le sue lacrime, il muco e gli umori delle orecchie, cadendo
a terra, diventavano subito vermi. Inoltre il suo corpo era affetto da paralisi e i
suoi occhi avevano una deformazione. I genitori, sapendo che dei monaci si
recavano da Antonio, avendo fede nel Signore che guarì la donna che perdeva
sangue (Mt 9,20-22), li pregarono di accettarli con loro insieme con la figlia.
Quelli acconsentirono. I genitori con la figlia si fermarono a una certa distanza
del monte presso Pafnuzio, confessore e monaco. I monaci si recarono da Anto-
nio per comunicargli della ragazza, ma egli li prevenne e raccontò loro del male
di quella e del viaggio fatto insieme.
Quando i monaci gli chiesero se potevano accompagnarla da lui, Antonio
rispose di no e aggiunse: «Andate e, se non è morta, la troverete guarita. Questa
guarigione non è opera mia, io sono un misero uomo, ma del Salvatore che in
ogni luogo è misericordioso verso coloro che lo invocano. Il Signore ha
acconsentito a lei che lo pregava; a me ha rivelato, grazie al suo amore per gli
uomini, che la ragazza sarebbe guarita nel luogo in cui si trovava». Così
avvenne questo miracolo; i monaci, uscendo, trovarono i genitori pieni di gioia
e la ragazza guarita.
59. Una volta due confratelli si incamminarono per andare da Antonio. Durante
il viaggio l’acqua venne a mancare; uno morì, l’altro correva lo stesso pericolo.
Non avendo più la forza di camminare, si gettò a terra in attesa della morte.
Antonio che era seduto sul monte, chiamò due monaci che per caso erano lì e
disse loro: «Prendete una brocca d’acqua e correte sulla strada che porta in
Egitto. Di due che venivano qui, uno è morto, l’altro sta per morire se non vi
affrettate. Questo mi è stato rivelato mentre pregavo». I monaci andarono;
trovarono uno morto e lo seppellirono. All’altro diedero da bere e lo condussero
dal vecchio.
Se qualcuno si domandasse: «Perché Antonio non ha parlato prima che l’altro
morisse?», la domanda non avrebbe ragione. Il decreto della morte non è di
Antonio, ma di Dio che decise la morte di uno e rivelò ad Antonio la necessità
dell’altro. E degno di meraviglia il fatto che Antonio, sedendo sul monte col
cuore puro, avesse avuto dal Signore la rivelazione di cose che accadevano
lontano da lui.
60. Un’altra volta, mentre era seduto sul monte, vide che un uomo era assunto
in cielo e anche la grande gioia di coloro che gli andavano incontro.
Meravigliandosi e stimando beata tale schiera, si mise a pregare per sapere che
cosa fosse. E subito giunse a lui una voce che diceva che era l’anima del monaco
Amun di Nitria che fino alla morte aveva perseverato nell’ascesi. Tra Nitria e il
monte dove stava Antonio vi è una distanza di tredici giorni di cammino. Quelli
che erano con Antonio, vedendolo meravigliato, gli chiesero spiegazione e così
seppero che era morto Amun. Lo conoscevano infatti sia perché spesso si recava
a visitare Antonio, sia per i molti miracoli che aveva compiuto.