Page 30 - Vita di Antonio
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Uno di questi è il seguente. Una volta doveva attraversare il fiume chiamato
Lico e c’era la piena. Pregò allora il confratello Teodoro che era con lui, di
andare un po’ più lontano perché non si vedessero nudi mentre nuotavano.
Quando Teodoro si allontanò, egli arrossì nel vedersi nudo. Mentre si
vergognava e si preoccupava, subito fu portato via al di là dei fiume. Teodoro,
che era uomo pio, vide che l’altro era già giunto e non era affatto bagnato. Gli
chiese allora come avesse attraversato il fiume. Vedendo che Amun non voleva
rispondere, gli prese i piedi e tenendoli ben fermi, gli disse: «Non ti lascerà se
prima non me lo avrai detto». Amun, di fronte all’ostinazione di Teodoro,
pretese che non avrebbe rivelato a nessuno prima della sua morte quanto stava
per dirgli. Così gli raccontò che era stato preso e portato oltre il fiume, senza
essere sfiorato dall’acqua e che ciò non era opera degli uomini, ma del Signore e
di coloro ai quali egli lo concede, come una volta aveva fatto con il grande
apostolo Pietro (Mt 14,28-29).
Quest’episodio fu narrato da Teodoro dopo la morte di Amun. I monaci, ai
quali Antonio aveva annunciato la morte di Amun, presero nota del giorno.
Quando dopo trenta giorni vennero da Nitria dei confratelli, li interrogarono e
seppero che Amun si era addormentato proprio in quel giorno e in quell’ora in
cui il vecchio aveva visto ascendere al cielo la sua anima. Sia gli uni che gli altri
ammirarono la purezza d’animo di Antonio che alla distanza di tredici giorni di
cammino da quel luogo aveva appreso il fatto e aveva visto l’assunzione al cielo
di quell’anima.
61. Una volta anche Archelao, che era un funzionario, si recò da Antonio e lo
trovò a una certa distanza dal monte. Gli chiese soltanto di pregare per
Policrazia, una vergine di Laodicea, degna di ammirazione e tutta dedita a Cri-
sto. Per l’eccessiva astinenza era affetta da gravi dolori allo stomaco e a un
fianco, e inoltre era fisicamente molto debole. Antonio pregò. Archelao segnò il
giorno in cui aveva pregato e, quando giunse a Laodicea, trovò la ragazza
guarita. Nel chiedere quando, in quale giorno, fosse avvenuta la guarigione,
mise fuori la carta sulla quale aveva segnato il tempo della preghiera di
Antonio. Avendo saputo i particolari, mostrò la carta su cui aveva preso nota.
Tutti si meravigliarono considerando che il Signore l’aveva liberata dalle
sofferenze proprio quando Antonio aveva pregato invocando per lei la bontà
del Salvatore.
62. Molte volte predisse alcuni giorni prima, anche alcuni mesi, l’arrivo di
visitatori e il motivo per cui venivano. Alcuni si recavano da lui solo per
vederlo, altri perché erano ammalati, altri ancora perché tormentati dai demoni.
Nessuno si curava della sofferenza e della fatica del viaggio. Tutti ritornavano
avvertendo giovamento. Vedendo e sentendo queste cose, Antonio chiedeva
che nessuno ammirasse lui, ma soltanto il Signore che concede la grazia a noi,
che siamo uomini, di conoscerlo secondo le nostre forze.