Page 18 - Vita di Antonio
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cose prima che accadano” (Dn 13,42).
Quelli, invece, se vedono qualcosa, come dei ladri, la riferiscono correndo
innanzi. A quante persone riferiscono ciò che noi facciamo, che ci riuniamo, che
parliamo contro di loro prima che uno di noi, allontanandosi, possa darne
notizia! Anche un fanciullo veloce nel correre potrebbe far questo, precedendo
chi va piano. Posso spiegare con un esempio quel che voglio dire: se un tale
dalla Tebaide o da un’altra regione si mette in viaggio, prima della sua partenza
i demoni non sanno se partirà. Quando lo vedono in viaggio, corrono e
preannunciano il suo arrivo e così capita che quel tale dopo qualche giorno
veramente arriva. Spesso però quelli che partono tornano indietro, e allora i
demoni si rivelano bugiardi».
32. «Allo stesso modo capita che quelli dicono il vero intorno all’acqua del
fiume. Quando ci sono state molte piogge nelle regioni dell’Etiopia, prevedendo
per questo la piena del fiume, prima che l’acqua raggiunga l’Egitto, essi corrono
e l’annunciano. Cosa questa che avrebbero potuto riferire anche gli uomini se
fossero in grado di correre come loro. Come la sentinella di Davide (2Sam
18,24), salendo in alto, vide, più facilmente di colui che era in basso, un uomo
che si avvicinava. E quello che corse innanzi riferì non cose che non erano
accadute, ma quelle che già erano iniziate ed erano accadute. Allo stesso modo i
demoni si affaticano a preannunciare agli altri al solo scopo di sedurli. Ma se
nel frattempo la Provvidenza (alla quale tutto è possibile) decidesse diversa-
mente a proposito delle acque e dei viandanti, allora i demoni si rivelerebbero
bugiardi e coloro che hanno prestato loro attenzione resterebbero ingannati».
33. «Una volta c’erano anche gli oracoli dei pagani e così questi erano ingannati
dai demoni; ma l’inganno è ormai finito. È venuto infatti il Signore e ha
annientato i demoni e le loro malizie. Nulla infatti sanno da se stessi ma, come
dei ladri, le cose che vedono presso gli altri, le riferiscono. Fanno delle
congetture piuttosto che delle predizioni. Perciò se per caso dicono qualcosa di
vero, nessuno deve stupirsi. Anche i medici che hanno esperienza di malattie,
dopo che hanno visto in altri la stessa malattia, spesso congetturano in base alla
consuetudine e quindi fanno delle previsioni. Allo stesso modo anche i piloti
delle navi e i contadini, quando osservano secondo la consuetudine le
condizioni del cielo, sono in grado di predire la tempesta o il bel tempo. Ma per
questo non si può affermare che abbiano fatto delle previsioni per divina
ispirazione, ma solo in base all’esperienza e all’abitudine. Perciò se per caso
qualche volta i demoni parlano e fanno delle congetture, nessuno deve stupirsi,
né prestare loro ascolto. Quale giovamento per coloro che ascoltano il sapere da
costoro le cose che accadranno? Quale interesse c’è nel conoscere cose anche se
possono essere vere? Questo certamente non genera virtù e non è affatto indizio
di buoni costumi. Nessuno di noi sarà giudicato per cose che non sa, né sarà
detto beato per cose che ha imparato e conosce. Ognuno sarà chiamato in