Page 16 - Vita di Antonio
P. 16
semplici. Fanno strepito, ridono scioccamente, sibilano; se nessuno presta loro
attenzione, piangono e si lamentano come se fossero sconfitti».
27. «Perciò il Signore, in quanto Dio, chiudeva la bocca ai demoni. E noi, istruiti
dai santi, dobbiamo imitarli, emulare il loro coraggio. Vedendo queste cose, essi
dicevano: “Porrò un freno alla mia bocca mentre l’empio mi sta dinanzi. Sono
rimasto quieto in silenzio” (Sal 38,2-3); e ancora: “Io, come un sordo, non ascolto
e come un muto non apro la bocca; sono come un uomo che non sente” (Sal
37,14-15). Noi non dobbiamo ascoltarli perché ci sono estranei, né dobbiamo
obbedire loro quando ci invitano alla pratica ascetica che ci siamo proposta e
non lasciamoci sedurre da coloro che agiscono con inganno. Non dobbiamo
temerli neppure se sembra che ci aggrediscano, né se ci minacciano di morte.
Sono dei deboli e perciò si limitano alle sole minacce».
28. «Fin qui ho parlato brevemente di queste cose, ma ora non esiterò a parlarne
più diffusamente. Così ne avrete un fermo ricordo. All’arrivo del Signore, il
nemico cadde e le sue forze si fiaccarono. Per questo, come tiranno, nulla po-
tendo, pur essendo caduto non sta fermo, ma minaccia sia pure con le sole
parole. Ognuno di voi rifletta su questo e così potrà disprezzare i demoni. Se
come noi avessero avuto dei corpi, avrebbero potuto dire: “Non riusciamo a
trovare gli uomini che si sono nascosti, ma possiamo far del male a quelli che
troviamo”. E noi potremmo evitarli nascondendoci e sbarrando le porte. Ma le
cose non stanno così. Infatti anche con le porte chiuse possono entrare perché
sia essi che il loro capo si trovano in tutta l’aria e sono pronti ad arrecare mali e
danni, come dice il Salvatore: “Egli è stato omicida fin da principio” (Gv 8,44).
Ma noi continuiamo a vivere e la nostra condotta di vita è contro di lui ed è
evidente che i demoni nulla possono. Infatti né il luogo vieta loro di operare il
male, né scorgono in noi degli amici da risparmiare, né amano il bene per
correggerci. In realtà sono dei malvagi e non si curano di altro che di
danneggiare coloro, che amano Dio e la virtù. Non potendo far nulla, si
limitano alle minacce. Se potessero fare qualche cosa, farebbero subito del male
e in questo la loro volontà è disponibile, soprattutto contro di noi. Ecco perché
ci siamo riuniti per parlare contro di loro; essi sanno che sono fiaccati dal nostro
progredire nel bene. Se avessero qualche potere, non permetterebbero di vivere
a nessuno di noi cristiani: “Per il peccatore la pietà è un abominio” (Sir 1,22).
Siccome nulla possono, danneggiano se stessi perché non hanno il potere di
realizzare le loro minacce. Inoltre, per non temerli, pensiamo anche a questo: se
avessero potere, non verrebbero in massa, né con visioni, né poi preparerebbero
insidie dopo aver assunto varie sembianze. Inoltre sarebbe sufficiente che uno
solo venisse e facesse ciò che vuole e può. Chi può, infatti, non cerca di uccidere
con le visioni, né atterrisce con la moltitudine, ma si serve della propria forza,
subito e a suo piacimento. Ma i demoni, che nulla possono, giocano come se
fossero sulla scena e, cambiando aspetto, spaventano i bambini con tumulti e