Page 43 - Vita Copta di Pacomio e Teodoro
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scritto: Nessuno di coloro che li vedono avrà pietà dell’anima dell’empio. E ancora: I
                  cattivi suscitano sempre contraddizioni e Dio manderà loro un angelo senza pietà.

                  Se  le  anime,  che  essi  tormentano,  li  supplicano  di  avere  pietà,  gli  angeli  si
                  incolleriscono  e  le  tormentano  ancora  di  più.  Al  vedere  le  anime  a  loro  condotte,
                  esultano come chi ottiene un gran guadagno, felici della rovina degli empi.

                  Il nostro padre Pacomio osservava i tormenti con l’angelo che lo accompagnava. Uno
                  degli angeli torturatori lo chiamò e gli disse allegro: «Vieni, Pacomio, ti mostrerò altri
                  crudeli tormenti». Egli, vedendosi condotto con allegrezza dall’angelo a guardare tutti
                  quei  tormenti,  si  meravigliò  della  natura  di  questi  angeli  inflessibili,  e  di  come  si
                  rallegrassero,  mentre  invece  era  tutto  triste  alla  vista  di  queste  sofferenze  in  cui  si
                  trovavano le disgraziate anime dei dannati.

                  Avanzando ancora un poco, vide una folla di anime di tutte le età, in numero infinito.
                  Gli angeli torturatori e inflessibili, le spingevano insieme. Avendo interrogato l’angelo
                  che lo  accompagnava, questi gli rispose:  «Sono le anime dei  peccatori morti oggi  in
                  tutto il mondo: ora vengono classificate castigo per castigo, secondo i meriti».

                  Avanzando ancora verso occidente, sempre accompagnato dall’angelo che gli mostrava
                  i supplizi, vide una apertura in basso, all’ingresso dell’inferno. Questo è molto profondo
                  e  tenebroso  ed  esala  calore  come  una  fornace;  infatti,  è  la  prigione  del  Signore.  Gli
                  uomini che vi sono condotti, precipitandovi gridano: «Guai a me che non ho conosciuto
                  il Dio creatore e non mi sono salvato!». Poi non possono più parlare, a causa del calore
                  e  dell’oscurità  profonda;  per  le  tenebre  e  l’angoscia  che  li  opprime,  non  possono
                  neppure più riconoscersi tra loro. Andando ancora avanti verso sud-ovest, vide altri duri
                  castighi, simili a quelli che aveva già visto a nord. Gli mostrarono anche una specie di
                  grande casa in pietra, la cui lunghezza, larghezza e altezza erano enormi; era piena di
                  fuoco  e  vi  si  gettavano  i  giovani  che  in  questo  mondo  hanno  insozzato  i  loro  corpi
                  nell’impurità, all’insaputa dei genitori. Per queste colpe impure, iniquità davanti a Dio e
                  agli uomini, devono subire tali duri tormenti.

                  Finito di mostrare al nostro padre Pacomio tutti i castighi e le sofferenze dei dannati,
                  l’angelo, per ordine del Signore, gli raccomandò caldamente: «Pacomio, tutto ciò che
                  hai  visto,  testimonialo  ai  fratelli,  perché  facciano  in  modo  di  non  cadere  in  simili
                  terribili castighi. Dio, infatti, mi ha mandato da te per mostrarti tutto ciò. Ebbene, ora, a
                  tua  volta,  testimonialo  ai  fratelli  e  al  mondo  intero,  perché  facciano  penitenza  e  si
                  salvino».

                  Da quel giorno, il nostro padre Pacomio, quando riuniva i fratelli per fare la catechesi,
                  dapprima li intratteneva sulle Sante Scritture, che sono fondamentali e sono il soffio di
                  Dio, poi li informava di tutti i castighi, secondo l’ordine ricevuto dal Signore. Questo
                  faceva affinché, coltivando il timore di Dio, li sfuggissero, ed evitando di peccare, non
                  cadessero così nei tormenti e nei castighi, che aveva visti.

                  Vocazione di Teodoro il cittadino

                  89.  La  fama  del  nostro  padre  Pacomio  e  della  sua  pietà  arrivò  dappertutto,  cosicché
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