Page 45 - Teologia tedesca
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tieri quel che loro toccò di patire e non chiesero a Dio di abbreviare o al-
                  leviare il dolore e l’affanno, ma solo di rimaner saldi e costanti. Davvero,
                  tutto quel che appartiene all’amore divino in un uomo vero, divinizzato,
                  è così semplice, retto e schietto che non lo si è mai espresso pienamente
                  con precisione, né scritto, né conosciuto, ma solo constatato che c’è. E se
                  non c’è, non si può credervi; come si potrebbe dunque conoscerlo?
                  Ora, a sua volta, anche una vita naturale, dove c’è una natura acuta, sotti-
                  le, ingegnosa, è così molteplice e intricata, e cerca e trova tanti angoli, fal-
                  sità e inganni, e tutto ciò per se stessa, che neppure essa può esser scritta
                  o detta. Ma ogni falsità è ingannata ed ogni inganno prima di tutti ingan-
                  na sé medesimo, e lo stesso avviene anche a: questa falsa luce e vita. Infat-
                  ti chi inganna è ingannato, come prima si è detto meglio. In questa vita e
                  luce e nel suo amore c’è tutto quel che appartiene e che è proprio al de-
                  monio, in misura tale che non v’è nessuna differenza. Giacché la falsa lu-
                  ce è il demonio, e il demonio è questa luce.
                  Lo si può anche notare da questo: come il demonio crede di esser Dio, o
                  desidererebbe esserlo ed esser ritenuto tale, e in tutto ciò si inganna - an-
                  zi, si inganna tanto da credere di non essere ingannato -, vedi, così avvie-
                  ne anche per la falsa luce, il suo amore e la sua vita. E come il demonio
                  volentieri inganna tutti gli uomini, li porta a sé e a quel che è suo e li ren-
                  de uguali a sé - a ciò dispone di diverse astuzie ed artifici -, così è anche
                  per questa luce. E come nessuno può togliere il demonio dalla sua condi-
                  zione, così è per questa luce. Tutto ciò  deriva dal fatto che entrambi,  il
                  demonio e la natura, credono di non ingannarsi e di essere sulla via mi-
                  gliore. E questo è l’inganno peggiore e più pericoloso. Perciò il demonio e
                  la natura sono una cosa sola, e quando si supera la natura si supera anche
                  il demonio, e viceversa: se non si supera la natura non si supera nemme-
                  no il demonio. Che ci si dedichi alla vita mondana o a quella spirituale, la
                  falsa luce rimane comunque nel suo inganno: si inganna ed insieme a sé
                  inganna altri, quanto può.
                  Sulla base di quel che si è detto si può anche sapere e comprendere qual-
                  cos’altro, oltre a quanto qui esposto. Quando si parla di Adamo e della
                  disubbidienza,  di  un  uomo  vecchio,  dell’egoità,  della  volontà  propria,
                  dell’egoismo, dell’io e del mio, della natura, della falsità, del demonio e
                  del peccato - tutto ciò è uguale, ed una cosa sola. Tutto questo è contro
                  Dio e permane senza Dio.



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