Page 39 - Teologia tedesca
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Dio, giurerebbe per tutti i santi di conoscere il meglio e di essere orientata
                  al fine supremo. Perciò non può essere mai convertita o messa in guardia,
                  proprio come il demonio.
                  Bisogna  anche  sapere  che,  in  quanto  questa  luce  si  immagina  di  essere
                  Dio e se lo attribuisce, in tanto è Lucifero, il diavolo. Ma, in quanto rifiuta
                  la vita di Cristo e tutto quel che è proprio del vero bene e Cristo ha inse-
                  gnato e vissuto, in tanto è l’Anticristo, giacché insegna e vive al contrario
                  di Cristo. E come questa luce è ingannata dalla sua abilità, così da lei è in-
                  gannato tutto quel che non è Dio o divino, e dunque ogni uomo non illu-
                  minato dalla vera luce e dal suo amore. Invece quelli che sono stati illu-
                  minati in qualche tempo o in qualche luogo dalla luce vera, non saranno
                  mai ingannati. Ma viene ingannato chi non la ha, e deve o vuole muoversi
                  con questa falsa luce, o stare presso di essa. Il motivo è che tutti gli uomi-
                  ni in cui non c’è la vera luce sono rivolti a se stessi, preservano se stessi e
                  ritengono cosa migliore quel che per essi è buono e confortevole. E se uno
                  presenta ciò come la cosa migliore, li aiuta e li istruisce a ottenerla, quello
                  seguono e ritengono il migliore dei maestri.
                  Questa falsa luce insegna proprio quel che le appartiene. Perciò la seguo-
                  no quelli che non sanno niente della luce vera. E così si ingannano insie-
                  me. Dell’Anticristo è detto: quando viene, chi non ha il segno di Dio lo
                  segue. ma chi l’ha non lo segue. Qui è lo stesso.
                  È vero: ottima cosa è per l’uomo conseguire il suo maggior bene. Ma ciò
                  non avviene finché l’uomo cerca e ha di mira il bene proprio. Giacché de-
                  ve perdere ciò che per lui è il meglio, se vuole trovare ciò che davvero lo
                  è. come già si è detto. Ma lasciare e perdere il proprio bene per trovare il
                  proprio bene è ancora sbagliato, e nessuno, o quasi, può giungere alla mè-
                  ta per questa strada; e lo dice anche Cristo, come si è già ricordato.
                  Questa falsa luce afferma che bisogna essere senza rimorso, e che è stol-
                  tezza  e  rozzezza  averne.  Lo  si  vuole  dimostrare  tramite  Cristo,  che  fu
                  senza rimorso. A ciÒ si risponde dicendo che anche il diavolo non ne ha,
                  ma non è per questo migliore. Fa’attenzione a cosa sia il rimorso. È la co-
                  noscenza che l’uomo ha di essersi allontanato da Dio con la propria vo-
                  lontà - ciò che si chiama ed è peccato - e che questa è una colpa dell’uomo
                  e non di Dio, perché Dio non ha colpa del peccato. Ma chi si sa incolpevo-
                  le, se non Cristo e pochi altri? Vedi dunque, chi è senza rimorso è Cristo o
                  il diavolo.
                  In breve, dove c’è la luce vera c’è la vita vera, giusta, stimata ed amata da
                  Dio. E non è la vita di Cristo nella perfezione, ma orientata e formata ver-

                  so  quella,  che  è  amata,  insieme  alla  razionalità,  l’ordine  e  a  quel  che  è
                  proprio di ogni virtù. E qui viene perduta ogni seità, l’io e il mio ecc. Solo
                  il bene, in quanto bene e per amore del bene, viene ricercato. Ma dove c’è



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