Page 36 - Teologia tedesca
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ra, perché senza la creatura in Dio non c’è ordine né disordine, regola né
mancanza di regola, ecc. Perciò lo vuole, perché avvenga e sia presente.
Infatti, dove c’è parola, opera ed azione, esse si devono compiere
nell’ordine, nella regola, nella misura e razionalità, oppure nel disordine.
Ma la conformità all’ordine e la razionalità sono migliori e più nobili del
contrario.
Si deve comunque osservare che quattro sono i tipi di uomini nel loro at-
teggiamento di fronte all’ordine e alle leggi. Alcuni le osservano non per
Dio o per questo o quel motivo, bensì per costrizione; fanno quanto meno
possibile, e ciò riesce loro duro ed aspro. Altri le esercitano per ricompen-
sa. Questi sono uomini che non conoscono altro e si immaginano di poter
raggiungere e guadagnare il regno dei cieli e la vita eterna con ciò, e non
con altri mezzi. E chi fa di più, è santo, e chi invece trascura qualcosa è
perduto ed è del demonio. Essi pongono nelle pratiche grande serietà e
zelo, ma esse riescono loro comunque aspre. Per terzi ci sono i cattivi, fal-
si spiriti, che si immaginano ed affermano di essere perfetti, senza biso-
gno di tutto ciò, di cui si fanno beffa. Quarti vengono gli uomini illumina-
ti dalla vera luce. Essi esercitano queste cose non per ricompensa, giacché
non vogliono conseguire con esse niente che sia di vantaggio, ma fanno
per amore tutto quel che fanno. E non si danno gran pena che di queste
cose si faccia molto e presto, ma solo quel che si può fare, con calma e pa-
ce. E se per caso qualcosa viene tralasciato o simili, non si smarriscono,
giacché sanno bene che l’ordine e la razionalità sono migliori e più nobili
dell’irrazionalità. Perciò li mantengono, ma sanno che la beatitudine non
dipende da essi. Per questo motivo non si danno tanta pena come gli altri.
Questi uomini vengono biasimati e mal giudicati dalle altre due parti. In-
fatti quelli che agiscono per mercede dicono che sono del tutto negligenti,
anzi a volte pensano che siano ingiusti, o simili. E gli altri, i liberi spiriti, li
deridono, dicendo che si comportano in modo rozzo e stolto, ecc. Così es-
si tengono la via di mezzo, che è la migliore, giacché chi ama Dio è mi-
gliore ed a Dio più caro che centomila salariati. Lo stesso avviene per le
loro opere.
Si deve anche osservare che i comandamenti di Dio, le sue parole e la sua
dottrina, hanno di mira l’uomo interiore e il modo con cui si unisca a Dio.
Quando ciò avviene, l’uomo esteriore viene guidato e istruito da quello
interiore, in guisa che non ha più bisogno di alcun comando o dottrina e-
steriore. Invece le leggi e i comandamenti umani si riferiscono all’uomo
esteriore, e sono necessarii, se non si conosce niente di meglio. Altrimenti
non si saprebbe cosa fare e cosa non fare, e si diventerebbe come i cani e
le bestie.
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