Page 28 - Teologia tedesca
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In questo senso ciò è vero, ed in questo senso sono da intendere come ve-
                  re le parole di san Paolo: «Quelli che sono guidati, spinti e condotti dallo
                  Spirito di Dio, sono figli di Dio e non stanno sotto la Legge» (Rm 8,14). In
                  un certo senso ciò significa che non si può insegnar loro quel che devono
                  fare o non fare, perché li istruirà bene il loro maestro, lo Spirito di Dio.
                  Non c’è neppure bisogno di comandare loro o di prescrivere di fare il be-
                  ne e non fare il male, ecc., perché quello stesso che insegna loro ciò che è
                  bene e ciò che è male, cosa è il meglio e cosa no, esso stesso anche ordina
                  loro e prescrive di stare al meglio e trascurare il resto, e ad esso ubbidi-
                  scono. Guarda, in questo senso non hanno bisogno di cercare alcuna leg-
                  ge, né per insegnamento né per comandamento.
                  Anche  in  un  altro  senso  non  hanno  bisogno  di  alcuna  legge:  in  quanto
                  non devono tramite essa ottenere o guadagnare niente per sé, e neppure
                  essa  può  esser  loro  utile  in  qualche  modo.  Infatti  essi  possiedono  già
                  compiutamente quel che si può ottenere o preparare per la via e per la vi-
                  ta eterne tramite essa o anche con l’aiuto di tutte le creature, o del loro
                  consiglio, parole ed opere. Vedi, in questo senso è vero che si può giunge-
                  re al di sopra di tutte le leggi e virtù, e perfino al di sopra dell’opera, del
                  sapere e del potere di ogni creatura.


                  31.
                  Come non si debba tralasciare la vita di Cristo, bensì favorirla, servendosi di essa
                  fino alla morte.

                  L’altra affermazione, invece, che si fa - cioè che si debbano tralasciare ed
                  evitare entrambe le cose, la vita di Cristo e tutti i comandamenti e le leggi,
                  regola ed ordine e simili, non curandosene, spregiandole e schernendole -
                  è  falsa e mendace.  Vedi, si potrebbe dire:  «Dal momento che entrambi,
                  Cristo e anche gli altri uomini, non possono conseguire niente e neppure
                  preparare qualcosa di utile con tutte  le indicazioni, gli ordini ecc., dato
                  che hanno già quel che si può ottenere con essi, cosa dovrebbe trattenerli
                  dal tralasciarli? Oppure dovrebbero comunque servirsene, occuparsene e
                  praticarli?».
                  Vedi, qui bisogna distinguere bene. Ci sono due tipi di luce: una vera ed
                  una falsa. La luce vera è la luce eterna, cioè Dio; oppure è una luce creata,
                  ma comunque divina, e la si chiama grazia: questa è luce vera. Al contra-
                  rio la luce falsa è natura o naturale. Perché la prima luce è vera e la se-
                  conda falsa? Questo va compreso, più di quanto si possa scriverne o par-
                  larne. A Dio in quanto Divinità niente si addice, né volere, né sapere o ri-
                  velarsi, né questo o quello, che possa esser chiamato per nome, espresso o




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