Page 24 - Teologia tedesca
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to più malvagi e sfrenati dei cani o delle altre bestie. Tramite questa guida
                  ed ordine qualche uomo viene anche attratto e convertito alla verità - cosa
                  che altrimenti non avverrebbe. Pochi uomini sono giunti alla verità senza
                  iniziare con l’ordine e la regola, esercitandosi in essa, finché non conosce-
                  vano niente di diverso o di migliore. Vedi, per questo motivo le leggi e i
                  comandamenti, l’ordine e la guida, come anche gli uomini che vi si con-
                  formano e la pongono in atto, non vengono disprezzati o scherniti nella
                  spiritualità umile e nella povertà spirituale. Al contrario, con amorevole
                  misericordia, con lamento e dolore si dice: Dio e verità, a te ci lamentia-
                  mo, e tu stesso ti lamenti, perché l’umana cecità, i delitti e la malizia fan-
                  no sì che sia necessario e inevitabile quel che in verità non sarebbe tale.
                  Ed è necessario che gli uomini che non conoscono niente di meglio o di
                  altro  per giungere alla verità sappiano e capiscano perché esistono e ci
                  sono dati gli ordini e le leggi. Gli uomini perfetti vi si attengono insieme
                  agli altri, che non sanno niente di diverso o di migliore, e li mettono in
                  pratica insieme ad essi, per trattenerli dal rivolgersi a cose cattive, o per
                  poterli condurre a qualcosa di più elevato.
                  Vedi, tutto quel che qui si è detto della povertà e dell’umiltà, è in verità
                  così, e lo si prova e testimonia con la vita di Cristo e con la sua parola. In-
                  fatti egli ha esercitato e compiuto tutte le opere della vera umiltà, come si
                  trova nella sua vita. E lo esprime anche a parole: «Imparate da’me, che
                  sono benevolo ed umile di cuore» (Mt 11,29). Egli non ha neppure trascu-
                  rato o disprezzato i comandamenti e le leggi, e nemmeno gli uomini sotto
                  la Legge. Dice che essa non basta, e che si deve andare oltre, come è in ve-
                  rità. Sta scritto anche da san Paolo: «Cristo prese la Legge su di sé, per li-
                  berare quelli che erano sotto la Legge» (Gal 4,4 ss.). Con ciò intende: per
                  condurli a qualcosa di migliore e più alto. Cristo disse anche: «Non sono
                  venuto per esser servito, ma per servire» (Mt 20,28). In breve: nelle paro-
                  le, opere e vita di Cristo non si trova altro che la vera, pura umiltà e po-
                  vertà, e quanto sopra si è menzionato. Dove è l’uomo-Dio e dove è Cristo,
                  deve esser necessariamente così. E dove dominano l’orgoglio, la ricchezza
                  intellettuale e l’animo leggero e libero, lì non sono né Cristo né i suoi veri
                  seguaci. Cristo disse: «La mia anima è turbata fino alla morte» (Mt 26,38).
                  Con ciò intendeva la morte corporale, e questo derivava dal fatto che era
                  stato generato da Maria fino alla morte del corpo; e da cosa ciò dipenda si
                  è già detto. Cristo dice: «Beati i poveri di spirito - cioè i veri umili perché
                  di essi è il regno di Dio» (Mt 5,3). E la verità dice anche, per quanto non
                  sia scritto: «Infelici e maledetti i ricchi di spirito e gli orgogliosi, perché in

                  essi è il regno del diavolo». Vedi, così si trova in verità l’uomo-Dio. Infatti
                  dove c’è Cristo e i suoi veri discepoli, deve necessariamente esserci la ve-
                  ra, spirituale umiltà di fondo e la povertà spirituale, insieme a un animo



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