Page 27 - Teologia tedesca
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Spesso si dice e si sente dire che l’uomo possa e debba divenire nella
temporalità impassibile come lo fu Cristo dopo la resurrezione. E lo si vo-
leva provare e affermare con le parole di Cristo: «Io vi precederò in Gali-
lea, là mi vedrete» (Mt 26,32), ed anche con quelle: «Uno spirito non ha
carne ed ossa come vedete che io ho» (Lc 24,39). Lo si interpretava così:
come mi avete visto e seguito con corpo mortale e vita, così mi vedrete
anche, e io vi precederò, e voi mi seguirete in Galilea, ovvero esperimen-
tando e gustando impassibilità e immutabilità, vivendo e permanendo in
esse, prima di passare e soffrire la morte del corpo. E come vedete che ho
carne ed ossa, e tuttavia sfuggo al dolore, così anche voi diventerete im-
passibili, prima della morte del corpo, nella vostra corporeità e nella vo-
stra umanità mortale.
Vedi, a questa argomentazione si risponde innanzitutto dicendo che Cri-
sto non intendeva che l’uomo potesse o dovesse giungere a tanto, senza
aver prima compiuto e sofferto tutto quel che Cristo aveva compiuto e
sofferto. Cristo non era giunto a ciò, se non dopo aver attraversato e sof-
ferto la morte del corpo e tutto quel che la accompagnava. Dunque nes-
sun uomo può o deve pervenirvi, finché è mortale e soggetto al dolore.
Giacché, se questa fosse la cosa più nobile e migliore, e fosse possibile che
qui, nella temporalità, si giungesse dove si è detto, ciò sarebbe avvenuto
anche in Cristo: infatti la vita di Cristo fu ed è la più nobile e la migliore, e
la più degna ed amata da Dio che mai ci sia stata e ci sarà. Dunque, se
non dové o poté avvenire in Cristo, non avverrà neppure in nessun uo-
mo. Si può immaginare o sostenere il contrario, ma non è così.
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Come si possa andare oltre modo, ordine, leggi, comandamenti e simili.
Si afferma anche che si debba e possa andare oltre ogni virtù, ogni regola,
ordine, legge, comandamento e vita ragionevole, abolendo, togliendo di
mezzo e stimando un nulla tutto ciò. Qui c’è qualcosa di vero e qualcosa
di falso. Si deve fare attenzione. Vedi, Cristo stava al di sopra della vita di
Cristo e al di sopra di ogni virtù, regola, ordine e simili. Anche il demonio
ne sta al di sopra, ma c’è una differenza. Infatti Cristo fu ed è al di sopra
di ciò, ma nel senso che ogni parola, opera e modo, agire e, non agire, ta-
cere e parlare; la sua sofferenza e tutto quel che in Cristo avvenne, non gli
era necessario, non ne aveva bisogno, non era ‘di utilità per lui. Vedi, così
fu ed è anche per ogni virtù, ordine e modo di vita ragionevole e simili,
giacché quel che con essi si può conseguire è stato già raggiunto alla per-
fezione in Cristo.
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