Page 19 - Teologia tedesca
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Si potrebbe ora chiedere: qual è la condizione dell’uomo che giunge, per
                  quanto possibile, vicino a questa vera luce? Io rispondo: non lo si può mai
                  dire correttamente. Perché? Chi non lo è, non lo può dire, e chi lo è e lo sa,
                  neppure  lui  lo  può  dire.  Perciò,  chi  vuole  saperlo,  cerchi  di  diventarlo.
                  Comunque credo che la sua condotta e modo esteriore consistano in que-
                  sto: ciò che è davvero necessario può certo sussistere insieme ad essa, ma
                  quel che non è davvero necessario, bensì è mero voler-essere, non lo può.
                  Ma  l’uomo  ritiene  necessarie  e  doverose  molte  cose,  e  ciò  è  sbagliato.
                  Quando l’orgoglio, la cupidigia o altri vizi e malizia lo spingono a fare o a
                  non fare, subito dice che così è necessario e doveroso. Quando il favore
                  della gente e l’amicizia, o il piacere carnale lo spingono a qualcosa o lo di-
                  stolgono, subito dice che così  è  necessario e  doveroso.  Vedi, tutto ciò è
                  sbagliato. Se l’uomo non avesse altre necessità o doveri se non quelli cui
                  lo indirizzano e spingono Dio e la verità, avrebbe davvero molto meno da
                  darsi da fare che ora.


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                  Come lo spirito di Dio talvolta possegga ed abbia in suo potere un uomo, e lo
                  stesso lo spirito malvagio.

                  Si dice che il diavolo e il suo spirito abbiano talvolta posseduto un uomo,
                  in modo che egli non sa quel che fa o non fa, e non ha più potere su se
                  stesso, ma lo spirito maligno lo domina e fa e disfa in lui e con lui e trami-
                  te lui quel che vuole. Ciò è vero nel senso che tutto il mondo è affetto e
                  posseduto dal demonio, ovvero dalla menzogna, dalla falsità e da ogni al-
                  tra malizia e vizio; tutto ciò è il demonio. Ma si può intendere anche in un
                  altro senso: infatti chi fosse posseduto e afferrato dallo spirito di Dio, in
                  modo che non sapesse quel che fa od omette e non avesse potere su di sé,
                  e la volontà e lo spirito di Dio fosse padrone di lui e operasse e facesse e
                  omettesse con lui e tramite lui cosa e come volesse, costui sarebbe uno di
                  quegli uomini di cui san Paolo dice: «Quelli che sono governati e condotti
                  dallo spirito  di Dio, sono figli di Dio e  non  stanno  sotto la  legge» (Rm
                  8,14; GaI 5,18), cui Cristo disse: «Non siete voi che parlate, ma lo spirito
                  del Padre vostro parla in voi» (Mt 10,20). Ma, io temo che, per uno che è
                  posseduto dallo spirito di Dio, vene siano centomila, anzi innumerevoli,
                  posseduti  dal  demonio.  Ciò  deriva  dal  fatto  che  gli  uomini  hanno  più
                  somiglianza col demonio che con Dio. Egoità e seità, tutto ciò appartiene
                  al demonio, che proprio per questo è un demonio. Vedi, una sola paro let-
                  ta o due dicono tutto il senso di queste molte parole, ovvero: sii comple-




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