Page 9 - Spiegazione del Credo
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non  ha  potuto  produrre  da  sé  uno  splendore  non  sostanziale.  Perciò  ben  a  ragione
                  diciamo che il Figlio è unico. Infatti è unico e solo colui ch’è nato in questo modo, e ciò
                  ch’è unico non può avere alcun termine di confronto, né colui ch’è il creatore di tutte le
                  cose può esser simile alle sue creature quanto alla sostanza.
                  Pertanto questo è Gesù Cristo unico Figlio di Dio, ch’è anche nostro Signore. Unico si
                  può riferire sia a Figlio sia a Signore: infatti Gesù Cristo è il solo veramente Figlio e il
                  solo veramente Signore. Gli altri, anche se son detti figli, son detti tali  per grazia di
                  adozione, non per realtà di natura. E se altri son definiti signori, son detti tali in forza di
                  un potere ch’è stato loro concesso, non senza origine. Ma questo solo è unico Figlio e
                  unico Signore come dice anche l’Apostolo: «E un solo Signore Gesù Cristo, per mezzo
                  del quale tutte le cose» (1Cor 8, 6). Così la norma di fede che ci è stata proposta, dopo
                  aver presentato l’indicibile mistero della nascita del Figlio dal Padre, ora scende alla
                  condiscendenza e all’economia della umana salvezza e colui che sopra aveva definito
                  unico Figlio di Dio, ora lo definisce anche nostro Signore.

                  8. Che è nato per opera dello Spirito Santo da Maria Vergine. Questa fra gli uomini è
                  nascita dovuta all’economia della salvezza, mentre quella è della sostanza divina: questa
                  è  di  condiscendenza,  quella  di  natura.  Nasce  per  opera  dello  Spirito  Santo  da  Maria
                  Vergine: e certo a questo punto si richiedono più puri le orecchie e l’intelletto. Infatti a
                  questi, che poco fa hai appreso nato indicibilmente dal Padre, ora apprendi che dallo
                  Spirito Santo è stato preparato un tempio nel segreto del ventre verginale; e come nella
                  santificazione dello Spirito Santo non si deve intendere nessuna fragilità, così anche nel
                  parto della Vergine non si deve intendere alcuna corruzione. Ora infatti al mondo è stato
                  dato  un  nuovo  parto  e  non  senza  ragione.  Chi  infatti  in  cielo  è  unico  Figlio,
                  conseguentemente anche in terra è unico e nasce in modo unico. Su questo argomento
                  sono a tutti note e riecheggiate nei vangeli le parole dei profeti, i quali affermano che
                  «Una vergine concepirà e partorirà un figlio» (Is 7, 14). E anche il meraviglioso modo
                  del parto il profeta Ezechiele aveva anticipatamente indicato, definendo simbolicamente
                  Maria porta del Signore, cioè attraverso la quale il Signore è entrato nel mondo. Dice
                  pertanto così: «La porta che guarda ad oriente sarà chiusa e non verrà aperta e nessuno
                  vi passerà attraverso, perché proprio il Signore Dio d’Israele passerà attraverso questa
                  porta, e sarà chiusa» (Ez 44, 2). Che cosa di altrettanto evidente si sarebbe potuto dire
                  della  consacrazione  della  Vergine?  Rimase  in  lei  chiusa  la  porta  della  verginità;
                  attraverso di essa il Signore Dio d’Israele è entrato in questo mondo, e attraverso di essa
                  è venuto dal ventre della Vergine, e in eterno la porta della Vergine è rimasta chiusa,
                  poiché la verginità è stata preservata. Per tal motivo lo Spirito Santo è detto creatore
                  della carne del Signore e del suo tempio.
                  Comincia già da qui a comprendere anche la maestà dello Spirito Santo. Infatti riguardo
                  a questo anche la parola del vangelo afferma che, quando l’angelo parlò alla Vergine e
                  le disse: «Partorirai un figlio e gli darai nome Gesù: infatti salverà il suo popolo dai suoi
                  peccati», ed ella rispose: «In che modo avverrà questo, dal momento che non conosco
                  uomo», allora l’angelo  di Dio le disse:  «Lo Spirito Santo verrà su di te e la potenza
                  dell’Altissimo ti adombrerà: perciò ciò che da te nascerà santo sarà chiamato Figlio di
                  Dio»  (Lc  1,  31.  34.  35;  Mt  1,  21).  Osserva  dunque  la  Trinità  che  coopera
                  scambievolmente.  È  detto  che  lo  Spirito  Santo  viene  sulla  Vergine  e  la  potenza
                  dell’Altissimo l’adombra. Ma qual è la potenza dell’Altissimo, se non proprio Cristo,
                  che  è  potenza  di  Dio  e  sapienza  di  Dio?  (1Cor  1,  24).  Ma  questa  potenza  di  chi  è?
                  Dell’Altissimo,  è  detto.  Perciò  è  presente  l’Altissimo,  è  presente  anche  la  potenza


                  RUFINO DI AQUILEA – Spiegazione del Simbolo                                   pag. 7 di 27
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