Page 21 - Spiegazione del Credo
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agli Efesini: «Secondo l’operazione – dice – della sua smisurata potenza, che egli ha
realizzato in Cristo, risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra» (Ef 1,
19-20).
31. Che verrà a giudicare i vivi e i morti, ce lo insegnano molte testimonianze delle
Sacre Scritture. Ma prima di riferire queste predizioni dei profeti, ritengo opportuno
richiamare alla mente che questa tradizione di fede vuole che noi giorno per giorno
stiamo attenti e preparati all’arrivo del giudice, sì da predisporre le nostre azioni come
se siamo sul punto di render conto al giudice che sta per arrivare (1Pt 4, 5). Era proprio
questo ciò che diceva il profeta dell’uomo felice, che «dispone con giustizia le sue
parole» (Sal 111, 5). Quanto poi al fatto che è detto che egli giudica i vivi e i morti, ciò
non significa che verranno al giudizio alcuni vivi e altri morti, bensì che egli giudicherà
insieme le anime e i corpi, dove come anime sono indicati i vivi e come corpi i morti.
Proprio il Signore dice così nel vangelo: «Non temete quelli che possono uccidere il
corpo ma non possono far nulla all’anima; ma temete piuttosto colui che può mandare a
perdizione nella Gehenna e l’anima e il corpo» (Mt 10, 28).
32. Ma ora, se sembra opportuno, dimostriamo brevemente che anche queste verità sono
state predette dai profeti. Se poi vorrai maggior numero di testimonianze, tu stesso le
metterai insieme da tutta l’ampiezza delle Scritture. Ecco quel che dice il profeta
Malachia: «Ecco, viene il Signore onnipotente; e chi sosterrà il giorno del suo arrivo, o
chi sosterrà la sua vista? Poiché egli al suo arrivo sarà come il fuoco dei fonditori e
come la liscivia dei lavandai. E siederà per fonderli e purificarli come l’argento e come
l’oro» (Mal 3, 1-3). Ma perché tu apprenda con maggiore chiarezza chi sia questo
Signore, di cui si parla in tal modo, sta a sentire cosa dice anche il profeta Daniele: «Io
contemplavo nella visione notturna: ed ecco che sulle nubi del cielo veniva come un
Figlio di uomo, e arrivò fino all’Antico dei giorni e fu presentato al suo cospetto; e a lui
fu dato principato onore e regno; e tutti i popoli tribù lingue gli serviranno; e il suo
potere è potere eterno, che non passerà, e il suo regno non vedrà la corruzione» (Dan 7,
13-14). Di qui perciò impariamo a conoscere non soltanto la venuta e il giudizio, ma
anche il suo potere e il suo regno: cioè, che il suo potere è eterno, e che il suo regno non
vedrà né termine né corruzione. Come anche nel vangelo si dice: «E del suo regno non
ci sarà fine» (Lc 1, 33). Per cui è del tutto estraneo alla fede chi sostiene che un giorno il
regno di Cristo avrà fine.
Dobbiamo tuttavia sapere che questa venuta di Cristo apportatrice di salvezza il nemico
cercherà di simulare con astuta frode, per trarre in inganno tutti i fedeli; e in luogo del
Figlio dell’uomo, di cui aspettiamo la venuta nella maestà di suo Padre, presenterà il
figlio della perdizione con prodigi e miracoli menzogneri, sì da introdurre in questo
mondo, invece di Cristo, l’Anticristo del quale proprio il Signore ha fatto ai Giudei
questa predizione nel vangelo: «Io sono venuto in nome del Padre mio e non mi avete
accolto; verrà un altro in proprio nome, e questo lo accoglierete» (Gv 5, 43). E dice
ancora: «Allora vedrete l’abominazione della desolazione nel luogo santo, come dice il
profeta Daniele. Chi legge comprenda» (Mt 24, 15). Infatti Daniele nelle sue visioni ci
dà molti esaurienti insegnamenti circa l’insorgere di questo errore; ma sarebbe troppo
difficoltoso addurre qui tali esempi, perché si tratta di racconti molto estesi: perciò
rinviamo chi vuole conoscere questo argomento in modo più esauriente, a rileggersi
piuttosto proprio le visioni. Ma di questo parla anche l’apostolo: «Nessuno v’inganni in
alcun modo, perché prima dovrà venire l’apostasia e si rivelerà l’uomo del peccato, il
RUFINO DI AQUILEA – Spiegazione del Simbolo pag. 19 di 27