Page 16 - Spiegazione del Credo
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Erode e Pilato, che prima erano nemici, fecero pace e come dono per la loro
riconciliazione mandavano legato Gesù l’uno dall’altro. Ma che cosa importa questo,
purché Gesù dovunque riconcilii quelli che sono in discordia, ristabilisca la pace e la
concordia? Anche di questo è scritto in Giobbe: «Il Signore riconcilia i cuori dei
principi della terra» (Giob 12, 24).
20. È anche raccontato che, volendolo Pilato lasciar libero, tutto il popolo gridò:
«Crocifiggilo, crocifiggilo» (Gv 19, 12; Lc 23, 21). Lo aveva predetto il profeta
Geremia, dicendo in persona proprio del Signore: «La mia eredità è diventata per me
come un leone nella selva: ha lanciato contro di me la sua voce; per questo l’ho avuta in
odio, e per questo ho abbandonato – egli dice – la mia casa» (Ger 12, 8. 7). E ancora in
un altro passo: «Su chi avete aperto la vostra bocca e contro chi avete sciolto le vostre
lingue?» (Is 57, 4). È scritto che, mentre veniva giudicato, Gesù taceva (Mt 26, 63).
Molti passi della Scrittura ne son testimoni. Nei Salmi è scritto: «Sono diventato come
uno che non sente e che non ha nella sua bocca parole per rimproverare» (Sal 37, 15). E
ancora: «Ma io come un sordo non ascoltavo, ed ero come muto che non apre la sua
bocca» (Sal 37, 14). E ancora un altro profeta: «Come un agnello di fronte al tosatore,
così non ha aperto la sua bocca; nell’umiliazione fu portato il giudizio contro di lui» (Is
53, 7-8).
È scritto che gli fu imposta una corona di spine (Mc 15, 17). Riguardo a questo ascolta
nel Cantico dei cantici, sull’iniquità di Gerusalemme, la voce del Padre che si
meraviglia dell’ingiuria fatta al Figlio e dice: «Uscite e osservate, figlie di
Gerusalemme, la corona con la quale lo ha coronato sua madre» (Ct 3, 11). E così un
altro profeta ricorda le spine: «Ho aspettato che (la vigna) producesse uva; invece ha
prodotto spine; non giustizia ma iniquità» (Is 5, 2. 7). Tuttavia, perché tu conosca anche
le verità più segrete, era necessario che colui che era venuto a portar via i peccati del
mondo, purificasse anche la maledizione della terra; essa infatti, a causa del peccato del
primo creato, aveva ricevuto la sentenza per la prevaricazione, con queste parole del
Signore: «La terra sarà maledetta per la tua azione, e produrrà per te spine e triboli»
(Gen 3, 17-18). Perciò Gesù vien coronato di spine, affinché quella prima sentenza di
condanna fosse abolita. È condotto alla croce, e al legno viene sospesa la vita di tutto il
mondo (Mt 27, 35). Vuoi avere anche su questo la conferma delle parole del profeta?
Ascolta Geremia che dice: «Venite e gettiamo il legno nel suo pane e spazziamolo via
dalla terra dei vivi» (Ger 11, 19). E ancora Mosè, quasi compiangendoli, dice: «E la tua
vita sarà sospesa davanti ai tuoi occhi, e temerai giorno e notte e non crederai alla tua
vita» (Deut 28, 66). Ma dobbiamo passare oltre: infatti abbiamo già oltrepassato il
limite della brevità che ci eravamo proposti e abbiamo protratto con lunga
argomentazione il discorso abbreviato. Tuttavia aggiungeremo ancora qualcosa, per non
trascurare completamente ciò che abbiamo incominciato.
21. È scritto che Gesù, colpito al fianco, emise insieme acqua e sangue (Gv 19, 34).
Certo questo particolare ha significato occulto: infatti proprio lui aveva detto:
«Scaturiranno dal suo ventre fiumi di acqua viva» (Gv 7, 38). E ha emesso anche quel
sangue che i Giudei avevano chiesto che ricadesse su di loro e sui loro figli (Mc 27, 25).
Perciò ha emesso l’acqua che purificasse i credenti, ed ha emesso il sangue che
condannasse gl’increduli. Ma si può anche intendere che in questo particolare è
simboleggiata la duplice grazia del battesimo: una è quella che viene data per mezzo
dell’acqua battesimale; l’altra è quella che viene cercata per mezzo del martirio con
RUFINO DI AQUILEA – Spiegazione del Simbolo pag. 14 di 27