Page 17 - Spiegazione del Credo
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l’effusione  di  sangue:  infatti  l’uno  e  l’altro  sono  chiamati  battesimo.  Che  se  ricerchi
                  anche perché è detto che egli emise acqua e sangue non da altro membro ma proprio dal
                  fianco, mi sembra che qui nel fianco sia indicata, per tramite della costola, la donna.
                  Infatti  poiché  la  fonte  del  peccato  e  della  morte  derivò  dalla  prima  donna,  che  fu  la
                  costola del primo Adamo (Gen 2, 22), per questo anche la fonte della redenzione e della
                  vita scaturisce dalla costola del secondo Adamo.

                  22. È scritto che durante la sua passione discesero le tenebre dall’ora sesta all’ora nona
                  (Mt 27, 45). Sta a sentire anche su questo punto la testimonianza del profeta che dice:
                  «Il sole tramonterà per te a mezzogiorno» (Am 8, 9). E ancora il profeta Zaccaria: «In
                  quel giorno – dice – non ci sarà luce. Ci sarà freddo e gelo in un giorno, e quel giorno è
                  noto al Signore, e non ci sarà giorno né notte, e ci sarà luce al tramonto» (Zac 14, 6-7).
                  Che cosa di  altrettanto  evidente  avrebbe potuto dire il profeta, sì  che sembrasse non
                  tanto  predire  cose  future  quanto  raccontare  cose  già  passate?  Ha  predetto  anche  il
                  freddo, anche il gelo: per questo infatti Pietro si riscaldava al fuoco (Gv 18, 18), perché
                  era  freddo;  ed  egli  soffriva  il  freddo  non  soltanto  del  tempo  ma  anche  della  fede.  Il
                  profeta ha aggiunto ancora: «E quel giorno è noto al Signore, e non ci sarà né notte né
                  giorno».  Che  significa:  Non  ci  sarà  notte  né  giorno?.  Che  forse  non  ha  parlato
                  chiaramente delle tenebre che sono sopraggiunte durante il giorno, e della luce che è
                  stata richiamata indietro? Quello non fu un giorno: infatti non cominciò col sorgere del
                  sole. Né fu vera e propria notte: infatti non intraprese dall’inizio il cammino che le è
                  assegnato,  dopo  ch’era  stato  completato  il  corso  del  giorno,  né  lo  condusse  fino  al
                  termine stabilito: ma la luce, allontanata dal delitto degli empi, tornò al tramonto. Infatti
                  dopo l’ora nona, scacciate le tenebre, il sole è restituito al mondo. E di questo stesso
                  fatto un’altra testimonianza dice: «E di giorno si oscurerà la luce sopra la terra» (Am 8,
                  9).

                  23. La predicazione del vangelo c’insegna anche che i soldati si divisero le vesti di Gesù
                  e trassero a sorte la sua tunica (Mt 27, 35). Anche questo lo Spirito Santo ha avuto cura
                  che fosse annunziato dalla parola del profeta, che dice: «Si sono divise le mie vesti e
                  hanno gettato la sorte sul mio vestito» (Sal 21, 19). Ma i profeti non hanno neppure
                  taciuto di quella veste che – com’è scritto – i soldati gli fecero indossare per schernirlo,
                  cioè la veste purpurea (Mt 27, 28). Ascolta infatti che cosa dice Isaia: «Chi è costui che
                  viene da Edom? e le sue rosse vesti da Bosra? Perché è rosso il tuo vestito, e le tue vesti
                  come quelle che vengon fuori da un torchio pigiato?» (Is 63, 1-2). Sì che egli stesso
                  risponde:  «Da solo ho pigiato il torchio, figlie di Sion» (Is 63, 3). Uno solo è infatti
                  colui che non ha commesso peccato ed ha portato via il peccato del mondo (1Pt 2, 22;
                  Gv 1, 29). Se infatti la morte è potuta entrare a causa del peccato di uno solo, quanto più
                  ha potuto essere restituita la vita per opera di un solo uomo, ch’era anche Dio? (Rom 5,
                  12).

                  24. È scritto anche che Gesù è stato dissetato con aceto o con vino mirrato, ch’è più
                  amaro del fiele (Mt 27, 34.48). Ascolta che cosa su questo aveva predetto il profeta:
                  «Per cibo mi hanno dato fiele e nella sete mi hanno dato da bere aceto» (Sal 68, 22). E
                  riferendosi a questo fatto già a suo tempo Mosè diceva di quel popolo: «Delle vigne di
                  Sodoma è la loro vite, e i loro tralci sono di Gomorra; la loro uva è di fiele e il loro
                  grappolo è amaro» (Dt 32, 32). E rimproverandoli dice ancora: «Popolo sciocco e non
                  saggio,  hai  contraccambiato  così  il  Signore?»  (Dt  32,  6).  Anche  nel  Cantico  sono


                  RUFINO DI AQUILEA – Spiegazione del Simbolo                                  pag. 15 di 27
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