Page 8 - Sermoni
P. 8

una  così  pesante  sofferenza,  dal  momento  che  generalmente  si  potrebbe
                  nominare loro qualunque sofferenza fisica ed essi accetterebbero di soffrirla al
                  posto di quella. Questi stessi uomini e alcuni uomini semplici, che di ciò non
                  hanno né scienza né esperienza di vita, credono che la cosa derivi unicamente
                  dai  peccati.  E  ciò  non  è  vero,  perché  molti  uomini  santi  sono  palesemente
                  provati  in  questo,  ciò  che  vediamo  tutti  i  giorni  e  lo  troviamo  nella  Sacra
                  Scrittura,  e  spesso  degli  uomini  cattivi  e  impuri  ne  sono  liberi;  alcuni
                  s’imbattono in tale prova anche nella loro infanzia, quando non hanno ancora
                  grandi  peccati.  Ma  se  pure  questa  sofferenza  e  questa  dura  penitenza
                  derivassero,  secondo  il  suo  pensiero  o  secondo  verità,  dai  peccati,  l’uomo
                  dovrebbe  intimamente  lodarne  Dio,  perché  quando  egli  espia  quaggiù
                  rapidamente i suoi peccati per le sofferenze che gli vengono mandate, è questo
                  tra tutte le altre cose, secondo la Scrittura, un grandissimo segno d’amore da
                  parte di Dio. Ma perché Dio visita più con questa sofferenza che con altra, ciò è
                  nascosto  nel  mistero  di  Dio;  essi  devono  accettare  ciò  da  Dio,  perché  Dio
                  conosce meglio di tutti cuore, spirito e maniera di agire interiore ed esteriore di
                  tutti gli uomini, cosicché, come un medico spirituale e come un padre fedele,
                  elargisce a ognuno ciò che discerne essere il meglio per lui.
                     Ora qualcuno potrebbe chiedere forse qual bene può esserci là per un uomo.
                  A ciò rispondo secondo la Scrittura e dico che vi può essere là per un uomo un
                  grande  e  ineffabile  bene.  In  primo  luogo:  vi  sono  degli  uomini  per  natura  di
                  spirito  orgoglioso,  e  costoro  non  potrebbero  essere  piegati  meglio  e  più
                  segretamente  all’umiltà,  che  è  il  principio  di  tutte  le  virtù.  Perché  questi
                  credono  che  alla  deformità  della  tentazione  corrisponda  la  deformità  del
                  peccato, e ciò non è; un uomo, per una sola compiacenza di se stesso, potrebbe
                  diventare più deforme per il peccato davanti a Dio che  se avesse avuto mille
                  delle  peggiori  tentazioni.  E  così  accade  qui  che  l’uomo  che  non  voleva
                  riconoscersi per un pensiero di superbia si riconosca poi nella sofferenza; e a
                  colui che disprezzava gli altri sembri poi giusto che ognuno disprezzi lui. Ora,
                  che cosa può essere più utile a un uomo o far camminare di più verso Dio? È
                  impossibile che un uomo umile si perda.
                     E  perciò  veramente,  secondo  la  Scrittura  e  secondo  la  Verità,  tali  uomini
                  dovrebbero  cadere  in  ginocchio  e  ricoprire  d’oro  l’orribile  sofferenza,
                  ringraziando  Dio  per  le  sofferenze  che  possono  portarli  a  una  tale  virtù.  E
                  questa stessa sofferenza li prende dall’inferno e li colloca in cielo; queste prove
                  servono pure a custodire gli uomini da cadute carnali e da molti peccati, perché
                  danno tanto da fare che essi dimenticano ogni leggerezza, e questo è un nobile
                  guadagno. Esse sono pure vantaggiose per tutte le virtù, perché gli uomini ci
                  stanno così male sotto che cercano tutte le vie e tutte le cose diventano a essi
                  fattibili, solo per allontanarsene. E, per quanto grave ciò sia per loro, tuttavia
                  Dio  li  lascia  spesso  stare  così,  finché  per  la  moltitudine  delle  opere  buone
                  l’uomo non diventi un vaso pieno di ogni virtù e grazia.
                     Notate  ora,  cari  figli,  quanto  amabilmente  la  divina  Sapienza  sa  ordinare
                  tutte le cose: gli uomini pensano di avere grande perdita per quella prova, e Dio
                  la rivolge in grande utilità per essi. Essa diminuisce pure il loro purgatorio e
   3   4   5   6   7   8   9   10   11   12   13