Page 5 - Sermoni
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uomini non possono mai pensare pienamente a te senza che il loro cuore non si
                  disciolga per la tua lode. Perché, secondo la Scrittura, ciò è molto più glorioso
                  per  te  che  se  non  fossero  caduti  in  alcun  peccato  e  vivessero  in  tiepidezza
                  oppure  non  avessero  per  te  un  così.  grande  amore;  perché  secondo
                  l’insegnamento di san Bernardo, tu non consideri ciò che un uomo è stato, tu
                  guardi solo a ciò che vuole essere nel desiderio del suo cuore. E perciò chi vuole
                  contestare  che  tu  perdoni  i  peccati,  fossero  pure  così  frequenti  come  batter
                  d’occhi, ti priva di un grande onore. Il peccato ti ha portato dal cielo sulla terra.
                  Felice  colpa,  come  dice  san  Gregorio,  che  ci  apportò  un  così  diletto,  tenero
                  Redentore, che vuole così amorosamente riceverci a tutte le ore! E chi riesce a
                  valutare che cos’è Dio, come dice Davide, non può per nulla diffidare di lui.
                     Il secondo motivo è che non riescono a valutare che cos’è il peccato. Il vero
                  peccato  consiste  unicamente  nel  fatto  che  un  uomo,  con  volontà  riflessa  e
                  deliberata,  coscientemente  e  volentieri,  senza  opposizione  della  ragione,  si
                  rivolge da Dio verso il vizio. Perché se un uomo avesse tante tentazioni quanti
                  batter d’occhi, e queste fossero così sconce e perverse da non essere possibile a
                  nessun  cuore  di  pensarle  o  a  nessuna  lingua  di  esprimerle,  su  chiunque  esse
                  fossero, Dio o la creatura, e l’uomo ci stesse dentro pure un anno intero o due o
                  quanto  a  lungo  si  vuole;  finché  la  ragione  non  vi  avesse  contro  che  lotta  e
                  dispiacere,  com’è  naturale  in  simili  cose,  tanto  da  non  cadere  del  tutto  con
                  animo deliberato e con piena volontà, non si sarebbe commesso nessun peccato
                  mortale. E ciò  è  così assolutamente  vero secondo  la Sacra Scrittura e la sacra
                  dottrina, per le quali parla lo Spirito santo, com’è vero che Dio è in cielo.
                     Ora  qui  si  racchiude  una  segreta  difficoltà  che  è  il  laccio  più  sottile  e  più
                  tagliente di questa materia, e si tratta di questo: quando arriva questa orribile e
                  perversa  tentazione  e  un  uomo  lì  per  lì  vi  pensa  forse  con  qualche  piacere  e
                  commette un difetto perché non se n’è allontanato prontamente, essi credono
                  allora  di  essere  caduti  volontariamente  e  ragionatamente,  e  di  avere  così
                  mancato  e  fatto  un  peccato  mortale.  Ma  non  è  così.  Poiché,  secondo  la  sacra
                  dottrina, la ragione è spesso prevenuta, sia da simili tentazioni che dal piacere,
                  un pezzetto prima di rendersene conto; e quando è diventata ben cosciente di sé
                  con una buona riflessione, allora essa può accogliere e lasciare, e quindi peccare
                  o  non  peccare.  E  perciò  in  questa  faccenda  gli  uomini  non  devono  avere
                  nessuna paura del peccato mortale, se vogliono credere alla dottrina cristiana.
                  Dice sant’Agostino che il peccato deve farsi volontariamente, perché se non si
                  commette  proprio  volontariamente  non  è  peccato.  Vogliono  i  maestri  che  se
                  solo Eva avesse mangiato il frutto nel paradiso e Adamo no, ciò non avrebbe
                  nuociuto.  Nella  stessa  maniera,  ciò  che  suggestiona  la  sensualità,  senza  il
                  completo piacere della ragione, non fa giungere al peccato mortale.
                     Il terzo motivo che arreca pregiudizio è che essi non riescono a valutare che
                  cosa sia il pentimento. Il pentimento  è una virtù che toglie a un uomo il suo
                  peccato  quando  è  con  discrezione.  San  Bernardo  dice  che  un  pentimento
                  indiscreto dispiace a Dio. Il pessimo Caino si pentì anche lui, ma senza modo
                  quando disse:  «La mia malizia  è  più grande  della misericordia di Dio».  Pure
                  Giuda  si  pentì,  ma  il  suo  dolore  fu  eccessivamente  disordinato.  Giungono  a
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