Page 16 - Sermoni
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pure dura e stabile e non scompare presto. Così avviene pure con queste
persone razionali.
In terzo luogo bisogna arrivare a superare ogni desiderio e la potenza
appetitiva. Con ciò non intendiamo le persone che desiderano le cose caduche
esse sono centomila miglia lontane ed estranee, perché desidera. no i beni,
l’onore e le altre cose temporali -; noi intendiamo alcune persone buone che
hanno molti desideri con attaccamento disordinato, e vivono di aspirazioni
dalla mattina alla sera: «Ah, se Dio volesse farmi questo e quello, e concedermi
questa grazia e quella rivelazione», oppure: «Se mi andasse come a quello; se
fosse così, se fosse cosà!». No, non così! Bisogna abbandonarsi soprattutto a Dio
e desiderare con fedeltà soltanto lui, e raccomandargli completamente e
fedelmente tutte le cose, e dire con il Cristo: «Padre, non come voglio io, ma
come vuoi tu, fiat voluntas tua», non con la bocca, ma dal fondo del cuore, con una
devozione sincera e con intenzione interiore. Che cosa deliziosa sarebbe sapersi
abbandonare a fondo in ogni sofferenza, in ogni abbandonò in tutte le maniere,
come il caro Signore si abbandono sconfinatamente! Egli fu massimamente
abbandonato, più di quanto si abbandonò mai alcuna creatura. Egli gridò: «Dio
mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?». E si abbandonò fino a che tutto fu
compiuto e disse: «Consummatum est». Proprio così l’uomo deve abbandonarsi
assolutamente a Dio in ogni sofferenza, in ogni desolazione.
Non pensare che la sofferenza non debba farti male. Se non facesse male, per
che cosa si meriterebbe allora? Se nostro Signore Gesù Cristo avesse messo il
dito nel fuoco, ciò gli avrebbe fatto male. Così in tutte le tue sofferenze e in tutti
i tuoi desideri, abbandonati a Dio! Chi desidera qualcosa fuori di lui, o si
contraria di qualche cosa in lui, non c’è ancora, non s’è abbandonato.
Fu rivelato una volta a un uomo in che modo dovesse abbandonarsi. Egli
dovrebbe fare proprio come se stesse seduto sul suo mantello in pieno mare, e
non vi fosse per un miglio all’intorno nessuna terra, né vicino né lontano. Che
cosa vorrebbe fare? Non potrebbe né gridare, né nuotare, né passare a guado:
dovrebbe solo abbandonarsi a Dio. Nello stesso modo l’uomo dovrebbe
abbandonarsi a Dio in ogni tempo, se vuole essere un uomo veramente
abbandonato. Ora io dico che non bisogna desiderare. Non devi desiderare
nient’altro tranne che Dio ti tolga ogni ostacolo e ti unisca particolarmente a lui
senza intermediario. In ciò cadono tutti i peccati e viene ogni bene e ogni
beatitudine.
In quarto luogo devi arrivare a superare ogni immagine. Non intendiamo ora
le persone che di proposito prendono o portano in sé l’immagine di una
creatura mortale, siano quelle che siano o si chiamino come si vuole, queste
persone si rivoltolano nel letame con le bestie: esse sono lontane ed estranee al
nostro intento. Si trovano pure delle persone che non hanno ciò e sono buone,
ma hanno tuttavia molti pensieri e immaginazioni. L’uomo deve evitarle,
trasportando semplicemente in Dio ogni immagine, confessandogli la sua
manchevolezza e piangendo su di essa; e, se ciò non vuole scomparirgli, si
rassegni in ciò a Dio e si abbandoni.
Ci sono pure delle persone che hanno molte fantasie e sogni: vedono nel