Page 97 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
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4.  Accettate  però  tutti  senza  eccezione,  se  non  erro,  le  parole,  gli  scritti  e  le
                  tradizioni di coloro che furono corporalmente con il Salvatore, con pari autorità
                  del Vangelo. Forse quelli tennero coperto il loro Vangelo? Hanno forse taciuto
                  riguardo  alle  infermità  della  carne,  alla  morte  orrenda,  alla  ignominia  della
                  croce  subite  dal  Figlio  di  Dio?  In  tutta  la terra si  diffuse  la loro voce  (Sal  18,5).
                  Dov’è l’apostolica forma e vita di cui vi vantate? Essi gridano, voi sussurrate;
                  essi  in  pubblico,  voi  in  un  angolo;  essi  volano  come  nubi,  voi  vi  nascondete
                  nelle tenebre e in abitacoli sotterranei. Che cosa mostrate in voi che somigli a
                  loro?  Forse  il  fatto  che  non  vi  portate  appresso,  ma  convivete  con  donnette?
                  Non dà uguale sospetto l’essere compagno di viaggio, e il coabitare. Del resto,
                  chi avrebbe sospettato qualche cosa di meno onesto in coloro che risuscitavano i
                  morti? Fa’ anche tu lo stesso, e penserò che sia un uomo la donna che dorme
                  con  te.  Diversamente  è  cosa  temeraria  pretendere  di  imitare  la  condotta  di
                  coloro  dei  quali  non  possiedi  la  santità.  Stare  sempre  con  una  donna  e  non
                  avere rapporti con essa, non è forse più che risuscitare i morti? Tu non puoi ciò
                  che è meno, e vuoi che io ti creda capace di ciò che è più difficile? Ogni giorno
                  stai a fianco a fianco con una giovane a tavola, il tuo letto è accanto al letto di lei
                  nella camera, i tuoi occhi si fissano nei suoi parlando, le tue mani sono vicine a
                  quelle di lei nel lavoro, e pretendi di essere stimato continente? Sia pure che tu
                  lo  sia,  ma  il  mio  sospetto  rimane.  Tu  mi  sei  di  scandalo:  togli  la  causa  dello
                  scandalo, per provarti, come ti vanti, vero zelatore del Vangelo. Non condanna
                  forse il Vangelo colui che avrà scandalizzato uno della Chiesa? Tu scandalizzi la
                  Chiesa, tu sei una volpe che demolisce la vigna. Aiutatemi compagni, perché sia
                  presa, o meglio, prendetela voi per noi, o Angeli santi. È molto astuta questa
                  volpe, coperta della sua iniquità e empietà, così piccola e sottile da ingannare
                  facilmente  gli  umani  sguardi.  Anche  i  vostri?  Perciò  si  è  rivolta  a  voi  quella
                  parola, come amici dello Sposo: Prendeteci le volpi piccoline. Fate, dunque, quanto
                  vi  è  comandato:  prendeteci  questa  volpe  così  scaltra,  che  già  da  tempo
                  inseguiamo  senza  risultato.  Insegnate  e  suggerite  perché  venga  palesata  la
                  frode.  Questo  significherà  aver  preso  la  volpe,  perché  fa  più  danno  un  falso
                  cattolico  che  un  vero eretico.  Non  appartiene  all’uomo  sapere  che  cosa  ci  sia
                  nell’uomo, a meno che egli sia per questo o illuminato dallo Spirito di Dio, o
                  edotto  dall’angelica  industria.  Che  miracolo  farete  perché  sia  smascherata
                  questa pessima eresia, edotta a mentire non solo con la lingua, ma con la vita?

                  5. La recente devastazione della vigna fa vedere che c’è stata la volpe; ma non
                  capisco  con  quale  arte  nel  fingere  questo  astutissimo  animale  riesce  a
                  confondere le impronte, di modo che un uomo non può facilmente scoprire di
                  dove  entri  o  di  dove  esca.  Si  vede  l’effetto,  non  apparisce  l’autore:  talmente
                  riesce a dissimulare tutto con apparenze contrarie. Se tu ne chiedi la fede, nulla
                  di più conforme a quella cristiana; se ti informi circa la condotta, nulla di più
                  irreprensibile: e quello che dice lo prova con i fatti. Puoi vedere quell’uomo, a
                  testimonianza della sua fede, frequentare la Chiesa, onorare i presbiteri, fare le
                  sue offerte, fare la confessione, comunicare ai sacramenti. Chi più fedele di lui?
                  Per quello poi che riguarda la sua vita e i suoi costumi, non disturba nessuno,
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