Page 93 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
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10,2). Perciò penso che per questo siano dette volpi piccole, perché mentre gli
altri vizi si presentano con una certa vistosa mole, questa specie non si può
facilmente conoscere a causa della sua sottigliezza, e perciò difficilmente si può
guardarsene, tranne dai perfetti ed esercitati, e coloro che hanno gli occhi del
cuore illuminati per discernere il bene dal male, e massimamente per discernere
gli spiriti, i quali possono dire con l’Apostolo: «Non ignoriamo le astuzie di
Satana, né le sue macchinazioni». E vedi se non sia per questo che lo Sposo
comanda non di sterminarle, o scacciarle, o ucciderle, ma di catturarle: perché,
cioè, bisogna tener d’occhio queste spirituali astute bestiole con ogni vigilanza e
cautela, esaminarle, e così prenderle, cioè comprenderle nella loro astuzia.
Perciò quando appare l’imbroglio, quando si scopre la frode, quando si
convince la falsità, molto bene allora si può dire presa una piccola volpe che
danneggia la vigna. Infine, diciamo che un uomo è preso in parola, come trovi
nel Vangelo che: I Giudei si radunarono per decidere di prendere Gesù in parola (Mt
22,15).
7. Così dunque lo Sposo ordina che siano prese le piccole volpi che devastano le
vigne, che cioè siano sorprese, convinte, svelate. Solo questa specie di bestie
maligne ha questo di proprio, che, una volta conosciute, non nuocciono più,
così che essere conosciute per esse equivale ad essere vinte. Chi mai infatti, se
non un pazzo, avendo scoperto il laccio, a occhi aperti vi mette il piede? È
sufficiente perciò che siano prese, dato che sono così: cioè che siano scoperte ed
esposte alla luce, perché per esse apparire è come perire. Non così gli altri vizi:
vengono allo scoperto, allo scoperto danneggiano, irretiscono quelli che ben li
conoscono, vincono chi oppone resistenza, in quanto agiscono con la forza, non
con l’inganno. Perciò contro queste bestie che attaccano apertamente non
occorre investigare, ma è necessario usare subito il freno. Soltanto queste
piccole volpi, dissimulatrici al massimo e che svelate non nuocciono più, basta
portarle alla luce e prenderle nella loro astuzia: poiché hanno le tane. Questa è
la ragione per cui viene dato ordine di prenderle, e perché vengono dette
piccole. Oppure sono dette piccole perché, osservando con occhio vigile, tu
prenda subito al primo nascere i vizi che spuntano, fino a che sono piccoli, per
timore che, cresciuti, portino maggior danno e più difficilmente si possano
eliminare.
III. 8. E se, secondo l’allegoria, intendiamo per vigne le chiese, per volpi le eresie
o piuttosto gli eretici stessi, il senso è semplice: gli eretici vengano presi
piuttosto che scacciati. Siano presi, dico, non con le armi, ma con gli argomenti,
con i quali siano confutati i loro errori; essi poi, se possibile, si riconcilino alla
Chiesa Cattolica, siano richiamati alla vera fede. Questa, infatti, è la volontà di
colui che vuole che tutti gli uomini si salvino e pervengano alla conoscenza della verità
(1 Tm 2,4). Questo, infine, dichiara di volere lo Sposo, che non solo ha detto:
«Prendete», ma «Prendeteci le volpi». Per sé, dunque, e per la sposa sua, la
Cattolica Chiesa vuole si acquistino queste volpi quando dice: «Prendetele per
noi». Un uomo, pertanto, di chiesa, esercitato e dotto, se viene a disputare con