Page 9 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
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orecchini la sposa parve, aver progredito per una visione più acuta
nell’intelligenza spirituale, piacque allo Sposo, al quale piace sempre che sia
veduto di preferenza nello spirito quello che vi è in lui. Ed elencando ciò che ha
detto in sua lode dice: I tuoi occhi come di colomba, come per dire: «Ormai
guardami in spirito, perché Spirito è davanti alla tua faccia Cristo Signore. Hai
ora possibilità di farlo, perché i .tuoi occhi sono come di colomba. Prima non
l’avevi, e perciò fosti meritevole di rimprovero; ora avrai facilità di vedere
perché i tuoi occhi sono di colomba, vale a dire spirituali. Non potrai vedere
tutto quello che chiedevi, poiché sei ancora in questa vita, ma quanto ti potrà
essere sufficiente per il momento. In realtà bisogna condurti di chiarezza in
chiarezza; e perciò vedi come puoi adesso: man mano che potrai di più, vedrai
anche di più».
6. Non penso, fratelli, che sia mediocre questa visione, né che sia comune a tutti,
anche se è inferiore a quella che si godrà in futuro. Deducetelo anche dalle cose
che seguono.
IV. Segue infatti il testo: Ecco tu sei bello, diletto mio, ecco tu sei bello (Cant 1,15).
Vedi come sta già in alto e come ha portato in su la punta della mente colei che
per un certo diritto di proprietà acclama come suo diletto il Signore di tutte le
cose. Bada infatti come non dica semplicemente «diletto», ma «diletto mio», per
indicare che è suo. Visione davvero grande, dalla quale la sposa ha avuto un
tale aumento di fiducia e di autorità, da non considerare più come Signore il
Signore di tutte le cose, ma solo come diletto. Penso infatti che questa volta non
siano state affatto immesse nei suoi sensi immagini carnali, o quella della croce
o altre forme corporee qualsiasi. Sotto queste immagini infatti, come lo vide il
Profeta, non vi era nello Sposo né bellezza, né decoro (Is 53,2). Ora invece la
sposa,. avendolo veduto, lo dichiara bello e leggiadro, dando a vedere che le era
apparso in una visione migliore. Il diletto infatti parla con la sposa bocca a
bocca, come una volta con il santo Mosè, ed essa vede apertamente, Dio, e non
solo per enigmi e figure. E tale lo pronuncia con la bocca quale lo contempla
con la mente, mediante una visione davvero sublime e soave. I suoi occhi
vedranno il Re nella sua bellezza, non tuttavia come Re, ma come diletto. Lo
abbia pure visto altri sopra un trono eccelso ed elevato, e altri attesti che gli è
apparso faccia a faccia: a me sembra che in questo l’eminenza sia nella sposa,
perché là si dice che fu visto il Signore, qui invece il diletto. Dice infatti: Ho
veduto il Signore seduto sopra un soglio eccelso ed elevato (Is 6,1); e ancora: Ho visto il
Signore faccia a faccia, ed rimasta salva la mia vita (Gen 32,30). Ma: Se io sono il
Signore, dice, dov’è il mio timore? (Mal 1,6). Che se ad essi viene fatta la
rivelazione con il timore, perché dov’è il Signore, ivi è il timore, io se avessi da
scegliere, tanto più volentieri e più caramente sceglierei la visione della sposa,
in quanto la vedo fatta in un sentimento migliore, quale è l’amore. Il timore
infatti comporta la pena, ma la carità perfetta caccia via il timore. C’è in verità
molta differenza tra l’apparire terribile nei consigli sugli uomini, e apparire
bello tra i figli dell’uomo: Ecco tu sei bello, diletto mio, e leggiadro. Queste parole