Page 87 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
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Dio: perché vai ripetendo i miei decreti, e hai sempre in bocca la mia alleanza? (Sal
49,16). Molti, trascurando la purità, hanno cercato di parlare prima di vedere, e
o errarono gravemente, non sapendo di che cosa parlassero o che cosa
affermassero, o si resero vergognosamente vili, insegnando agli altri ciò che essi
non avevano imparato. Da questo doppio male ci preservi sempre per le vostre
preghiere lo Sposo della Chiesa, Gesù Cristo nostro Signore, che è sopra tutte le
cose Dio benedetto nei secoli. Amen.
SERMONE LXIII
I. La vigna che le volpi distruggono. II. Soltanto il sapiente ha la vigna, la vite, il palmizio, il
vino; quali sono le volpi che la distruggono e come sono catturate. III. I frutti della vigna; i
novizi sono i fiori; che cosa questi fiori devono temere.
I. 1. Prendeteci le volpi piccoline che guastano le vigne perché la nostra vigna è in fiore
(Cant 2,15). Si vede che non si è andati inutilmente alle vigne, poiché si sono
trovate le volpi che le guastano. Questo dice la lettera. Che cosa ci fa intendere
lo spirito? Anzitutto dobbiamo rifiutare assolutamente in questo commento il
senso usuale e comune della lettera, come inadatto e insulso e assolutamente
indegno di essere inteso nella Scrittura, così santa, così autentica. A meno che
uno sia talmente insensato e stolto di animo da stimare gran cosa l’aver appreso
da essa, come i figli di questo secolo, ad aver cura dei terreni possedimenti, a
custodire e difendere le vigne dall’invasione di bestie, perché non si abbia a
perdere il frutto del vino, nel quale è la lussuria, e vada nello stesso tempo
sprecato il lavoro e la spesa. Grande danno, per cui leggiamo con tanto amore e
venerazione il Sacro Libro, per essere edotti da esso a custodire le vigne dalle
volpi, affinché nel coltivarle non si svuotino le nostre borse, se saremo stati
pigri nella loro custodia. Voi non siete talmente rozzi, né talmente privi di
grazia spirituale per avere tali carnali sentimenti. Dunque, cerchiamo per queste
cose un senso spirituale. Ritroveremo saggiamente intese e in senso degno sia le
vigne fiorite, sia le volpi che le saccheggiano, e un più degno lavoro e più
fruttuoso nel catturarle o allontanarle. Dubitate forse voi che si debba essere
molto più vigilanti nel preservare le menti che nel difendere i raccolti, e che si
debba essere molto più attenti per tener lontane dalle anime le spirituali
nequizie che non nel catturare le astute piccole volpi per difendere i raccolti?
2. Ma ora tocca a me dimostrare che cosa siano sia queste viti che queste volpi
spirituali. Sarà vostro interesse che ciascuno provveda alla sua propria vigna,
quando ascoltando le mie parole avvertirà in che cosa e da che cosa debba
soprattutto guardarsi. Per l’uomo sapiente è una vigna la sua vita, la sua mente,
la sua coscienza. Il sapiente, invero, non lascerà in sé nulla di incolto o di