Page 85 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
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ma irrompono in essa. Costoro, si, vengono schiacciati dalla gloria.

                  5. È, dunque, cosa da temere lo scrutare la maestà; ma scrutare la volontà è cosa
                  sicura e pia. Perchè non dovrei insistere con somma diligenza nello scrutare il
                  mistero della gloria della volontà alla quale so di dovermi sottomettere in tutto?
                  Soave gloria, che procede dalla contemplazione della soavità di lui, e dalla vista
                  delle ricchezze della sua bontà e della sua grande misericordia. Infine abbiamo
                  visto questa gloria, gloria come dell’Unigenito del Padre (Gv  1,14).  È,  infatti,  tutto
                  benignità e veramente paterno quello che apparve della gloria in questa parte.
                  Non mi opprimerà questa gloria, anche se fisso lo sguardo in essa con tutte le
                  forze. Io piuttosto mi imprimerò in essa. Infatti, a viso scoperto, riflettendo come in
                  uno specchio la gloria del Signore, veniamo trasformati in quella medesima immagine di
                  gloria  in  gloria,  secondo  l’azione  dello  Spirito  del  Signore  (2  Cor  3,18).  Siamo
                  trasformati quando siamo conformati. Non certo nella gloria della maestà, ma
                  presuma  modestamente  l’uomo  la  conformità  con  la  volontà  di  Dio.  La  mia
                  gloria è questa, se giungerò a udire di me: «Ho trovato un uomo secondo il mio
                  cuore». Cuore dello Sposo, cuore del Padre suo. Quale? Dice: Siate misericordiosi,
                  come  il  vostro  Padre  è  misericordioso  (Lc  6,36).  Questa  è  la  forma  che  desidera
                  vedere  mentre  dice  alla  Chiesa:  Mostrami  il  tuo  volto,  forma  di  pietà  e  di
                  mansuetudine.  Questo  volto  leva  con  tutta  fiducia  alla  Pietra,  alla  quale
                  assomiglia.  Accostatevi a Lui e sarete raggianti, e i vostri volti non saranno confusi
                  (Sal  33,6).  Come  potrà  l’umile  essere  confuso  dall’umile,  la  santa  dal  pio,  la
                  modesta dal mansueto? Non avrà troppa paura della purità della Pietra il volto
                  puro della sposa, non più che la virtù avrà da temere dalla virtù e la luce dalla
                  luce.

                  IV. 6. Ma siccome per il momento la Chiesa non è ancora in grado da ogni parte
                  di accedere a forare la pietra non è infatti di tutti quelli che sono nella Chiesa
                  esaminare i segni della divina volontà, o apprendere da se stessi le profondità
                  di  Dio  perciò  viene  detto  che  abita  non  solo  nelle  fenditure  della  pietra,  ma
                  anche nelle buche della maceria. Dunque, nei perfetti che ardiscono scavare e
                  penetrare con una coscienza pura e cön l’acume dell’intelligenza gli arcani della
                  sapienza, abita nelle fenditure della roccia. Per il rimanente abita negli anfratti
                  della  maceria,  affinché  coloro  che,  o  non  possono  da  se  stessi  scavare  nella
                  pietra,  o  non  ardiscono  farlo,  scavino  nella  maceria,  contenti  di  contemplare
                  almeno la gloria dei santi. Se a qualcuno neppure questo è possibile, a questi
                  propone Gesù crocifisso, perché anch’egli senza sua fatica abiti nelle fenditure
                  della  Pietra  per  scavare  le  quali  non  ha  faticato.  I  Giudei  hanno  fatto  questo
                  lavoro,  ed  egli  entrerà  nel  lavoro  degli  infedeli  per  essere  fedele.  Né  vi  è  da
                  temere che incontri una ripulsa, perché è stato chiamato per entrare: Entra tra le
                  rocce,  dice  Isaia,  nasconditi  nella fossa di  fronte  al  timore che desta il  Signore,  allo
                  splendore della sua maestà (Is 2,10). All’anima ancora inferma e inerte che, come
                  confessa  quel  tale  nel  Vangelo,  non  ha  la  forza  per  scavare  e  si  vergogna  di
                  mendicare, viene mostrata una fossa scavata nella terra dove stia nascosta, fino
                  a che guarisca e progredisca, e possa poi anch’essa da sé scavarsi dei buchi nella
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