Page 86 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
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pietra per i quali penetrare nell’intimo del Verbo, mediante il vigore e la
purezza dell’anima.
7. E se per terra scavata intendiamo quella di cui è detto: Hanno forato le mie
mani e i miei piedi (Sal 21,17), non c’è da dubitare che l’anima ferita che dimorerà
in essa, acquisterà presto la salute. Che cosa vi è infatti di più efficace per curare
le ferite della coscienza e purificare la punta della mente, quanto l’accurata
meditazione delle piaghe di Cristo? Tuttavia fino a che sia completamente
purgata e risanata, non vedo come le possa convenire quello che è detto:
Mostrami il tuo volto, risuoni nelle mie orecchie la tua voce. Come del resto oserebbe
mostrare il suo volto e levare la sua voce colei alla quale si dice di starsene
nascosta? Nasconditi in una buca della terra (Is 2,10). Perché? Perché il tuo volto
non è bello né degno di essere veduto. Non sarà degno di essere veduto fino a
che non sarà in grado di vedere. Quando poi per il soggiorno nella fossa di terra
avrà progredito nel sanare l’occhio interiore in modo da poter anch’essa
contemplare a faccia scoperta la gloria di Dio, allora essa potrà ormai dire con
fiducia quello che vedrà, divenuta gradita quanto alla voce e al volto. È
necessariamente gradito il volto che può fissare lo splendore di Dio. Non
sarebbe infatti in grado di farlo se non fosse esso stesso splendente e puro,
trasformato cioè in quella stessa immagine di splendore che contempla.
Diversamente con la stessa dissomiglianza si tirerebbe indietro come folgorato
da insolito fulgore. Dunque, quando l’anima pura potrà intuire la pura verità,
allora lo Sposo bramerà vedere il suo volto, e per conseguenza udire la sua
voce.
8. Quanto infatti gli piaccia la predicazione della verità fatta con purezza di
mente, lo mostra subito dopo dicendo: Perché la tua voce è soave. E dimostra che
non gli piace la voce se gli dispiace la faccia, soggiungendo subito: E il tuo volto
è leggiadro (Cant 2,14). Qual è l’interno decoro del volto se non la purità? In
molti questa piacque senza la voce della predicazione; in nessuno invece
piacque la voce senza il volto leggiadro. Agli impuri la verità non si mostra, non
si dona la sapienza. Che cosa dicono, dunque, se non videro? Noi parliamo di
quel che sappiamo, e testimoniamo quello che abbiamo veduto, dice (Gv 3,11). Va’
dunque tu, e testimonia, se lo sai, quello che non hai veduto, e parla di cose che
ignori. Chiedi chi io chiamo impuro? Colui che va in cerca di lodi umane, che
non predica gratuitamente il Vangelo, che evangelizza per mangiare, chi fa
della pietà un mercato, chi non bada al frutto, ma a quello che gli si dà. Tali
sono gli impuri. E quelli che non sono in grado dì vedere la verità a causa della
loro impurità, hanno tuttavia modi di predicarla. Perché agite così in fretta,
perché non aspettate la luce? Perché presumete di compiere l’opera della luce
prima della luce? Invano vi alzate prima della luce (Sal 126,2). Luce è la purità, luce
è la carità, che non cerca il proprio interesse. Questa preceda, e il piede della
lingua non si poserà sul mal sicuro. Con occhio superbo non si vede la verità,
questa si manifesta a chi è schietto. La verità non trova difficoltà per
manifestarsi al cuore mondo, né per essere predicata da esso. Ma al peccatore dice