Page 73 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
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questo non si debba passar affatto oltre, e di qualunque cosa si tratti non vorrei
                  trattarne nella fretta della fine di questo sermone; ma ne rimando l’esposizione
                  a un tempo meno obbligato, in un altro giorno. Se si tratti di cosa necessaria lo
                  potrete sperimentare; solo le vostre preghiere mi ottengano l’opportunità e la
                  facoltà di dire quello che penso per la vostra edificazione, a lode e gloria dello
                  Sposo  della  Chiesa,  Gesù  Cristo  nostro  Signore  che  é  sopra  tutte  le  cose  Dio
                  benedetto nei secoli. Amen.



                                                     SERMONE LX


                  I. Qual è il fico o quali sono i suoi frutti primaticci o quando li ha prodotti. II. Quali sono le
                  vigne, quale il fiore, quale il suo odore e in che modo o quando li abbia prodotti. III. Che cosa
                  siano i fichi in senso morale, chi siano i frutti primaticci e chi le vigne.


                  I. 1. Il fico ha messo fuori i suoi primi frutti (Cant 2,13). Questo passo dipende dai
                  precedenti. Aveva detto che era venuto il tempo della potatura, deducendolo
                  sia dai fiori che erano comparsi sia dalla voce della tortora che si sentiva. Lo
                  stesso afferma dal fatto che il fico ha messo fuori i frutti primaticci, perché non
                  solo  c’è  una  dimostrazione  del  tempo  nei  fiori  e  nella  voce  della  tortora,  ma
                  anche nel fico. Non può essere infatti che non ci sia un clima più mite quando il
                  fico produce i suoi frutti primaticci. Il fico non ha fiori, e invece dei fiori mette
                  fuori dei frutti che non maturano nel tempo in cui gli altri alberi fioriscono. E
                  come i fiori appaiono e scompaiono e non sono utili a nulla, se non che sono
                  annunziatori dei frutti che verranno dopo, così questi primi frutti nascono, ma
                  prima  di  maturare  cadono,  e  lasciano  il  posto  a  quelli  che  devono  maturare,
                  essendo essi stessi inadatti ad essere mangiati. E qui dunque, come ho detto,
                  ricava  una  prova  del  tempo  e  un  argomento  per  persuadere  la  sposa  a  non
                  essere pigra nel recarsi alle vigne, perché non rimane senza effetto il lavoro fatto
                  per tempo. Così secondo il senso letterale.

                  2. E quale il senso spirituale? Per fico in questo passo intendiamo il popolo: Dio
                  infatti si prende cura degli uomini, non delle piante. Veramente fico è il popolo,
                  fragile nella carne, piccolo per i sentimenti, umile di animo, i cui primi frutti,
                  per  fare  allusione  al  nome,  sono  grossolani  e  terreni.  La  preoccupazione  del
                  popolo non è infatti di cercare prima di tutto il regno di Dio e la sua giustizia,
                  ma, come dice l’Apostolo, pensare alle cose del mondo, come piacere alle mogli,
                  o, per le mogli, come piacere ai mariti. Costoro avranno tribolazioni nella carne (1
                  Cor 7,28). Ma alla fine non neghiamo che essi conseguiranno i frutti della fede,
                  se  avranno  fatto  una  buona  ultima  confessione,  e  soprattutto  se  avranno
                  riscattato le opere della carne con elemosine. Dunque, i primi frutti del popolo
                  non sono frutti più che non lo siano i frutti primaticci dei fichi. Se poi in seguito
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