Page 35 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
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ignote per mezzo di cose ignote.
8. Dunque, poiché si è soliti per destra e sinistra significare le cose avverse e
quelle prospere, mi sembra che in questo luogo la «sinistra» stia a significare la
minaccia del supplizio, e la «destra» invece la promessa del regno.
IV. Ora, vi e un momento in cui la nostra mente e premuta servilmente dal
timore della pena; e allora si deve dire che la sinistra non è affatto sotto il capo,
ma sopra il capo, né può l’anima che e in tali disposizioni dire in alcun modo:
La sua sinistra è sotto il mio capo. Ma se progredendo da questo spirito di servitù
sarà passata a un sentimento più degno di spontaneo ossequio, in quanto cioè
sia provocata più dai premi che non stimolata dai supplizi, e ancor più se sia
condotta dall’amore dello stesso bene, allora senza dubbio potrà dire: La sua
sinistra è sotto il mio capo; in quanto ha superato con una migliore e più
eccellente disposizione dell’animo quel timore servile che è significato nella
sinistra, e con degni desideri si è avvicinata anche alla stessa destra che
rappresenta le promesse secondo quello che il Profeta dice al Signore: Dolcezza
senza fine alla tua destra (Sal 15,11). Per questo, concepita speranza, dice con
fiducia: E la sua destra mi abbraccerà.
9. Tu vedi già ormai con me come a colei che ha bramato e ottenuto un posto
tanto soave convenga anche applicarsi quel passo del Salmo che fa dire anche a
lei: In pace con lui mi corico e mi addormento, (Sal 4,9) specialmente perché ne dà il
seguente motivo: Perché tu solo, Signore, mi hai stabilito nella speranza (Sal 4,10).
Ed è proprio così. Fino a che uno è spinto dallo spirito di servitù, ha poca
speranza, molto timore, non ha pace né requie e la sua coscienza si dibatte tra la
speranza e il timore, e massimamente perché soffre maggiormente per il timore
della sovraeccellenza, giacché il timore ha la pena (1 Gv 4,18). E perciò non
compete a lui dire: In pace con lui mi corico e mi addormento, dal momento che non
è neppure in grado di affermare di essere stato stabilito nella speranza. Del
resto se, poco alla volta, aumentando la grazia comincerà a diminuire il timore e
a progredire la speranza, quando si sarà giunti al punto che la perfetta carità
caccia fuori il timore, allora non apparirà una tale anima singolarmente
costituita nella speranza, e potrà quindi anche in pace con lui dormire e
riposare?
10. Mentre voi dormite tra gli olivi, dice, splendono d’argento le ali della colomba (Sal
67,14). Questo io penso sia stato detto perché c’è un luogo tra il timore e la
sicurezza come tra la sinistra e la destra, cioè la speranza che sta nel mezzo,
nella quale la mente e la coscienza, stesovi sotto il soffice strato della carità,
soavissimamente riposa. E forse nel seguito di questo stesso cantico è designato
questo passo dove, nella descrizione del cocchio di Salomone, tra le altre cose si
dice: Nel mezzo ha steso la carità per le figlie di Gerusalemme (Cant 3,9-10). Poiché
chi si sente stabilito nella speranza non serve più ormai nel timore, ma riposa
nella carità. Infine riposa e dorme la sposa, per la quale viene detto: Io vi