Page 194 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
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che colui che dà all’uomo la maggior spinta per farlo cadere è lui stesso, in
quanto egli stesso può cadere, senza la spinta di alcun altro, e non può cadere
per la spinta di altri se non c’è anche la sua. A quale di questi è da opporre
maggior resistenza? A quest’uomo che è lui stesso, tanto più pericoloso quanto
più interno, e basta vincere questo, dato che senza di esso gli altri non possono
far nulla. Non senza ragione il Saggio loda chi domina il suo animo più di colui
che espugna le città. Questo va molto bene per te: hai bisogno di forza, e non
una forza qualunque, ma di una forza che ti venga dall’alto. Questa, infatti, se è
perfetta, rende facilmente l’animo vincitore di sé, e così lo rende invincibile in
tutto. È, infatti, un vigore dell’animo che non sa cedere per difendere la ragione
o, se meglio ti garba, il vigore di un animo che sta immobile con la ragione o per
la ragione; oppure così: vigore dell’animo che costringe o dirige tutto alla
ragione.
5. Chi salirà al monte del Signore? (Sal 23,3). Chiunque si accingerà a raggiungere
il vertice di questo monte, vale a dire la perfezione della virtù, saprà certamente
come la salita sia ardua e lo sforzo inutile senza l’aiuto del Verbo. Felice
quell’anima che, davanti agli sguardi degli Angeli ha dato di sé questo
spettacolo e piena di gaudio li ha uditi esclamare a suo riguardo: Chi è costei che
sale dal deserto, ricolma di delizie, appoggiata al suo diletto? (Cant 8,5). Diversamente
sono vani i suoi sforzi se non si appoggia. In verità, anche appoggiandosi contro
di sé, prende forza, e fatta più forte di se stessa sottometterà tutto alla ragione:
l’ira, la paura, la bramosia, e la gioia, tutte queste cose guiderà come un buon
cocchiere guida il suo cocchio, e sottometterà ogni affetto carnale e i sensi della
carne ai consigli della ragione, in ossequio alla virtù. Come mai non sarebbe
tutto possibile a chi si appoggia su di Lui che tutto può? Quanta fiducia in
questa parola: Tutto posso in colui che mi conforta! (Fil 4,13). Nulla rende più
splendente l’onnipotenza del Verbo che il fatto di rendere onnipotenti tutti
quelli che sperano in Lui. E poi: Tutto è possibile a chi crede (Mc 9,22). Non è
dunque onnipotente colui al quale tutto è possibile? Così l’animo, non se
presuma di sé, ma se è confortato dal Verbo, può dominare se stesso, e non sarà
dominato da alcuna ingiustizia. Così nessuna forza, nessun inganno, nessuna
lusinga potrà abbattere chi sta in piedi o assoggettare chi domina, se è
appoggiato al Verbo o rivestito di forza dall’alto.
6. Vuoi non aver paura di chi ti spinge per farti cadere? Non ti raggiunga il
piede della superbia, e la mano di chi spinge non ti smuoverà. Là sono caduti i
malfattori (Sal 35,13). Là il diavolo e i suoi angeli sono precipitati, i quali,
sebbene non spinti dall’esterno, sono stati espulsi né poterono stare. Non stette
nella verità lui che non era appoggiato al Verbo, che aveva confidato nella sua
forza. E forse volle sedersi lui che non poté stare in piedi. Diceva, infatti: Siederò
nel monte del testamento (Is 14,13). Ma Dio pensava diversamente, e così né stette
né sedette; ma cadde, come dice il Signore: Vedevo satana cadere dal cielo come
folgore (Lc 10,18). Dunque, chi sta se non vuol cadere non si fidi di se stesso, ma
si appoggi al Verbo. Dice il Verbo: Senza di me non potete fare nulla (Gv 15,5). È