Page 193 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
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è cambiata, illuminata la ragione, perché possa volere e conoscere il bene. Nella
prima cosa ha ricevuto la vita, nell’altra la vista: poiché volendo il male era
morta, e ignorando il bene era cieca.
3. Ormai vive, ormai vede, ormai è fissata nel bene, con l’aiuto e l’opera del
Verbo. Sta, innalzata dalla mano del Verbo, come su due piedi, la devozione e la
cognizione. Sta in piedi, dico, ma consideri come detto a sé: Chi pensa di stare in
piedi, badi di non cadere (1 Cor 10,12). Pensi tu che possa da sé stare in piedi lei
che non ha potuto da sola alzarsi? Non penso. Perché? Dalla parola del Signore
furono fatti i cieli (Sal 32,6) e la terra potrà stare senza il Verbo? Perché, dunque,
se poteva stare, pregava un uomo della terra dicendo: Confermami con le tue
parole (Sal 118,28), e lo dimostrava. È di lui quella frase. Mi avevano spinto per
farmi cadere ma il Signore è stato il mio aiuto (Sal 117,13).
II. Chiedi chi sia colui che aveva dato questa spinta? Non è uno solo. Spinge il
diavolo, spinge il mondo, spinge l’uomo. Chiedi chi sia questo uomo? È quello
che è in ognuno di noi. Non stupirtene: l’uomo sospinge a tal punto e precipita
se stesso, che tu non hai da temere che un altro ti spinga se ti guardi dalle tue
stesse mani. Chi infatti, dice, vi potrà fare del male se sarete ferventi nel bene? (1 Pt
3,13). La tua mano è il tuo consenso. Se secondo i suggerimenti del diavolo o le
insinuazioni del mondo non acconsentirai a cose non lecite e non userai le tue
membra come arma di iniquità, né permetterai che il peccato regni nel tuo
corpo mortale ti dimostrerai buon operatore del bene, al quale la malizia non ha
recato danno, e forse ti ha piuttosto giovato. Sta scritto, infatti: Fa’ il bene, e avrai
lode da essa (Rm 13,3). Sono rimasti confusi quelli che cercavano la tua anima;
ma tu canterai: Se non prevarranno contro di me, allora sarò puro (Sal 18,14). Hai
dato prova di grande virtù se, secondo il consiglio del Saggio, hai pietà della tua
anima, se con ogni diligenza custodisci il tuo cuore, se, come raccomanda
l’Apostolo, conservi casto te stesso. Diversamente, anche se guadagnassi tutto il
mondo, ma ne riportassi danno alla tua anima, non ti riterremmo più un buon
operaio, e neppure il Salvatore.
4. Sono dunque tre che insidiano l’uomo che sta in piedi: il diavolo, con il livore
della sua malizia; il mondo, con il soffio della vanità; l’uomo, che spinge se
stesso con il peso della sua corruzione. Spinge il diavolo, ma non fa cadere se tu
gli neghi la collaborazione e l’assenso. Dice la Scrittura: Resistete al diavolo e
fuggirà da voi (Gc 4,7). È questi colui che, invidioso, spinse e fece cadere quelli
che stavano nel paradiso, ma perché non resistettero e gli acconsentirono.
Questi è colui che, superbo, senza che alcuno lo tentasse, precipitò se stesso dal
cielo, e anche perciò sappi che l’uomo è molto più incline a cadere in quanto
gravato dal peso della propria sostanza. E c’è anche il mondo che spinge, il
mondo tutto posto sotto il potere del maligno. Spinge tutti, ma fa cadere solo i
suoi amici, cioè quelli che sono consenzienti a lui. Non voglio essere amico del
mondo per non cadere: Poiché chi vuol essere amico di questo mondo si fa nemico di
Dio (Gc 4,4), e nessuna caduta è più grave di questa. Da questo appare chiaro