Page 192 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
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L’abbiamo detto, ed è superfluo ripeterlo, tuttavia per alcuni che erano assenti
                  quando  si  parlava  -di  questo  dico  qualche  cosa  brevemente,  che  forse  non
                  riuscirà sgradito neanche a quelli che erano presenti. Del resto allora non si è
                  potuto dire tutto. L’anima cerca il Verbo per accettarne la correzione, per essere
                  illuminata nella sua conoscenza, per trovare un appoggio per la sua virtù, per
                  riformarsi nella sapienza, per conformarsi a lui ed essere più bella, unirsi a lui
                  ed essere feconda, godere di lui ed essere nella gioia. Per tutte queste ragioni
                  l’anima cerca il Verbo. Non dubito che ve ne siano anche molte altre, ma queste
                  mi sono venute qui «alla mente. Se a qualcuno interessa ne potrà notare in se
                  stesso facilmente diverse altre. Sono, infatti, molte le nostre deficienze, molte e
                  infinite  le  necessità  dell’anima  e  le  ansietà  non  si  contano.  Ma  il  Verbo  più
                  doviziosamente  e  pienamente  sovrabbonda  nei  beni,  in  quanto  Sapienza  che
                  vince la malizia, vince i mali con i beni. E adesso sentite la ragione di quelle che
                  ho  accennate.  E  per  primo  vedete  come  acconsenta  alla  correzione.  Sentiamo
                  come il Verbo nel Vangelo dice: Mettiti d’accordo con il tuo avversario mentre sei
                  con lui in via, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia
                  (Mt 5,25). Nulla di più prudente. È un consiglio del Verbo, se non erro, che si
                  protesta  Avversario,  perché  è  contrario ai nostri desideri carnali mentre  dice:
                  Sono un popolo dal cuore traviato  (Sal  94,10).  Ma  tu  che  ascolti  queste  cose,  se,
                  spaventato, comincerai a voler sfuggire all’ira che sta per venire, credo che sarai
                  sollecito a metterti d’accordo con questo avversario che minaccia di intentarti
                  una  così  terribile  causa.  Ma  questo  non  è  possibile  se  tu  non  ti  metti  in
                  disaccordo  con te stesso, se non ti fai avversario  di te  stesso, se non conduci
                  un’aspra , continua e infaticabile lotta contro te stesso, e se non abbandoni le
                  inveterate  abitudini  e  le  innate  inclinazioni.  E  questo  è  duro.  Se  affronterai
                  questo con le tue forze, sarà come se volessi fermare con un dito un torrente
                  impetuoso, o volessi nuovamente far scorrere il Giordano all’indietro. Che cosa
                  farai? Cerca il Verbo con cui metterti d’accordo, con la grazia sua. Fuggi a lui
                  che é tuo avversario, perché tu per mezzo suo divenga uno cui egli non sia più
                  contrario,  perché  lui  che  prima  ti  minacciava  ti  incoraggi,  e  sia  per  la  tua
                  conversione più efficace con l’infusione della sua grazia che non con un’intensa
                  ira.

                  2. Questa è la prima necessità per cui, penso io, l’anima comincia a cercare il
                  Verbo. Ma se ignori quello che vuole colui al quale già acconsenti con la volontà
                  non si dirà di te che hai lo zelo di Dio, ma non secondo scienza? E perché tu non
                  sottovaluti  questo ricorda  quanto  dice  la  Scrittura,  che  cioè  se qualcuno non lo
                  riconosce  neppure  lui  è  riconosciuto  (1  Cor  14,38).  Vuoi  sapere  quello  che  ti
                  consiglio in questa necessità? La stessa cosa che nella prima. Se ascolti il mio
                  consiglio, anche adesso andrai dal Verbo, ed egli ti insegnerà le sue vie, perché
                  non ti capiti che volendo, ma ignorando il bene, mentre corri tu non vada fuori
                  strada e  cominci a errare  nel deserto, fuori dalla via giusta. Il  Verbo  infatti  è
                  luce:  La  tua  parola  nel  rivelarsi  illumina,  dona  saggezza  ai  semplici  (Sal  118,130).
                  Sarai  beato  se  dirai  anche  tu:  Lampada  ai  miei  passi  la  tua  parola,  luce  sul  mio
                  cammino (Sal 118,105). Non è piccolo il profitto della tua anima la cui volontà si
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