Page 186 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
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di lui e a conformarsi a lui. In che cosa? Nella carità. Dice, infatti: Siate imitatori
                  di Dio come figli carissimi e camminate nell’amore come Cristo ha amato voi (Ef 5,1).

                  3. Tale conformità rende l’anima sposa del Verbo. Mentre si mostra simile per la
                  volontà a lui al quale è simile per natura, amandolo come ne é amata. Dunque,
                  se ama perfettamente è diventata sposa. Che cosa più dolce di tale conformità?
                  Che cosa più desiderabile che la carità per la quale, o anima, non contenta del
                  magistero  umano,  da  te  stessa  accedi  con  fiducia  al  Verbo,  aderisci
                  costantemente  a  lui,  lo  interroghi  con  familiarità  e  lo  consulti  su  ogni  cosa,
                  quanto  capace  di  intelligenza  altrettanto  audace  nel  desiderio?  Questo  è
                  veramente un contratto di spirituale e santo connubio. Ho detto poco, contratto:
                  è un amplesso. Amplesso veramente dove il volere e non volere le medesime
                  cose ha fatto uno solo di due  spiriti. Né vi  è da temere che la diversità delle
                  persone  faccia  zoppicare  in  qualche  cosa  la  connivenza  delle  volontà,  perché
                  l’amore  non  conosce  la  riverenza.  L’amore  prende  nome  dall’amare,  non
                  dall’onorare. Onori pure colui che ha orrore, che si stupisce, che teme, che si
                  meraviglia; tutte queste cose sono assenti in chi ama. L’amore é già di troppo di
                  per sé. L’amore dove arriva, trasforma in sé e occupa tutti gli altri affetti. Perciò
                  colui che ama ama e non conosce nient’altro. Egli stesso, il Verbo, che a buon
                  diritto  merita  onore,  che  giustamente  è  oggetto  di  stupore  e  di  meraviglia
                  preferisce  di  più  essere  amato.  Sono  Sposo  e  sposa.  Quale  altro  legame  o
                  relazione cerchi tra gli sposi fuori dell’essere amati e di amare?

                  II. Questo nesso vince anche quello cha la natura ha più strettamente unito, il
                  vincolo tra i genitori e i figli. Per questo, dice la Scrittura, l’uomo lascerà il padre e
                  la madre e si unirà alla sua sposa (Mt 19,5). Vedi come questo affetto negli sposi sia
                  più potente degli altri affetti non solo, ma anche di se stesso.

                  4. Aggiungi che questo Sposo non solo ama, ma è amore. È, forse, onore? Dica
                  pure qualcuno che lo è; io non l’ho letto. Ho, invece, letto che Dio è amore (1 Gv
                  4,16), e non ho letto che Dio è onore. Non che Dio non voglia l’onore, lui che
                  dice: Se io sono Padre, dov’è il mio onore? (Ml 1,6). Questo è il Padre. Se, invece, si
                  presentasse come Sposo, penso che cambierebbe parola e direbbe: «Se io sono
                  Sposo,  dov’è  il  mio  amore?».  Poiché  anche  prima  aveva  detto:  Se  io  sono  il
                  Signore, dov’è il mio timore? (Ml 1,6). Esige, dunque, il Signore di essere temuto
                  come  Signore,  di  essere  onorato  come  Padre,  di  essere  amato  come  Sposo.
                  Quale  tra  queste  cose  è  la  più  grande,  quella  che  sorpassa  le  altre?  L’amore
                  certamente. Senza di questo il timore ha la pena e l’onore manca della grazia. Il
                  timore  è  servile  quando  non  è  accompagnato  dall’amore.  E  l’onore  che  non
                  viene dall’amore non è onore, ma adulazione. Eppure a Dio solo onore e gloria (1
                  Tm 1,17), ma Dio non accetterà nessuna delle due cose se non saranno condite
                  con il miele dell’amore. Questo invece basta a se stesso, da sé piace e per sé.
                  Esso è merito e premio a se stesso. Amo perché amo, amo per amare. Grande
                  cosa è l’amore, se tuttavia ritorna al suo principio, se rinvenuto alla sua origine,
                  se rifuso nella sua fonte, sempre da esso attingerà per sempre scorrere. L’amore
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