Page 167 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
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come un bronzo che risuona e un cembalo tintinnante. Costoro, invece parlo dei
custodi poiché anch’essi hanno ricevuto dallo Spirito per amore, sanno che cosa
dice lo Spirito, e conoscendo bene le parole dell’amore sono pronti a rispondere
nella medesima lingua, cioè con sentimenti di amore e doveri di pietà.
2. Così in breve tempo la rimandano informata su quanto richiedeva, ed essa
dice: Da poco li avevo oltrepassati quando trovai l’amato dell’anima mia (Cant 3,4).
Dice bene: «da poco», perché le dissero una parola abbreviata, consegnandole il
simbolo della fede. E ciò che segue è tale. Occorreva che la sposa passasse per
essi, per conoscere da essi la verità, ma doveva però passare; se non avesse
oltrepassato anche essi, non avrebbe trovato colui che cercava. E non dubitare
che essi l’abbiano anche persuasa a questo. Non predicavano, infatti, se stessi,
ma il loro Signore Gesù che è certamente sopra e oltre loro. Per questo egli dice:
Passate a me voi tutti che mi desiderate (Eccli 24,19). Non bastava passare, le vien
detto di oltrepassare. Perché era trapassato colui che andava cercando. Non era,
infatti, passato solo dalla morte alla vita, ma era passato oltre entrando nella
gloria. Era, dunque, necessario che anch’essa oltrepassasse. Se no non lo
avrebbe potuto raggiungere non seguendone le vestigia ovunque egli era
andato.
3. E perché sia maggiormente chiaro quello che sto dicendo, se il mio Signore
Gesù fosse bensì risorto da morte, ma non fosse asceso al cielo, non si potrebbe
dire di lui che sia oltrepassato, ma passato solamente: e per questo la sposa che
lo cerca dovrebbe passare solamente, non oltrepassare. Ma siccome già
risorgendo era passato, ed era ancora passato oltre ascendendo in cielo,
giustamente anche questa dice non solamente di essere passata, ma di aver
oltrepassato, avendolo seguito al cielo con la fede e la devozione. Dunque,
credere nella risurrezione è passare, credere anche l’ascensione è oltrepassare. E
forse come ho già detto un giorno su questo argomento la sposa conosceva la
risurrezione e non l’ascensione. Fu, dunque, istruita dalle sentinelle su quanto
le mancava, che cioè colui che era risuscitato era anche asceso; ascese parimenti
anch’essa, cioè oltrepassò e trovò. Come non lo avrebbe trovato raggiungendolo
con la fede dove egli è con il corpo? Da poco li avevo oltrepassati. Dice bene: li
avevo, perché il nostro corpo di due punti ha preceduto e trasceso sia essi, sia le
altre sue membra che sono sopra la terra, con la risurrezione, cioè come
abbiamo detto, e con l’ascensione. Infatti Cristo è la primizia (1 Cor 15,23). Che se
egli ci ha preceduti lo ha seguito anche la nostra fede. Dove, infatti, essa non lo
seguirebbe? Se egli ascende in cielo essa vi è. Se discenderà nell’inferno essa è
pure là. E se avrà preso le ali dell’aurora per abitare all’estremità del mare anche
là, dice, mi guida la tua mano e mi afferra la tua destra (Sal 138,8-10). Infine, non è
forse vero che secondo questa fede l’onnipotente e sommamente buono Padre
dello Sposo ci ha conrisuscitati con lui e fatti sedere alla sua destra? Questo per
spiegare quello che ha detto la Chiesa, cioè che ha oltrepassato le sentinelle
poiché oltrepassò una volta sola, arrivando con la fede dove in realtà essa non è
ancora pervenuta. Penso che sia chiaro anche perché ha detto di aver