Page 153 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
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cerco»  ma  ho  cercato  nelle  notti  colui  che  l’anima  mia  ama,  e  questo  è  il  senso:
                  quando era bambina aveva gusti da bambina, pensieri da bambina, e cercava la
                  verità dove non era, errando e non trovando, secondo il detto del Salmo: come
                  pecora smarrita andai errando  (Sal  118,176).  E  infine  ricorda  che  era  ancora  nel
                  giaciglio, perché ancora fragile per l’età e bambina per i sentimenti.

                  11. Se invece intendi in questa maniera: nel mio giaciglio sottintendi «stando» o
                  «giacendo»  ho cercato colui che l’anima mia ama. Non  l’ho  cercato  nel  letto,  ma
                  stando nel mio letto l’ho cercato; ossia, quando ancora ero inferma e invalida e
                  affatto capace  di seguire  lo  Sposo ovunque va, di seguirlo nelle  cose  ardue  e
                  sublimi, incontrai molti i quali conoscendo il mio, desiderio mi dicevano: Ecco,
                  Cristo è qui, ecco è là (Mc 13,21); e non era né qui, né là. Ho incappato in costoro e
                  non con mio danno. Poiché, quanto più mi avvicinai ed esplorai con maggiore
                  diligenza,  tanto  più  presto  e  sicuramente  conobbi  che  presso  di  loro  non  era
                  affatto la verità. Ho, infatti, cercato e non ho trovato, e compresi che erano notti
                  quelli che si chiamavano giorni.

                  12. E dissi: Mi alzerò e farò il giro della città, per le strade e per le piazze cercherò colui
                  che  l’anima  mia  ama.  Vedi  adesso  che  giace  colei  che  dice:  Mi  alzerò:  Bene
                  davvero. Come non alzarsi quando ho saputo della risurrezione del diletto? Del
                  resto, o beata, se sei risorta con Cristo devi pensare alle cose di lassù, non alle
                  cose  terrene,  ma  è  necessario  cercare  in  su  Cristo,  dove  siede  alla  destra  del
                  Padre. Ma farò il giro della città, dici. A che pro? In giro camminano gli empi (Sal
                  11,9). Lascia questo ai Giudei, ai quali il loro Profeta ha vaticinato che patiranno
                  la fame come cani e si aggireranno per la città (Sal 58,7). E se entrerai nella città ecco
                  gli orrori della fame (Ger 14,18), come dice un altro Profeta, il che non sarebbe se
                  vi fosse stato in essa il pane della vita. È risorto dal seno della terra, ma non
                  restò sulla terra. Ascese dove era prima. Poiché colui che discese è lo stesso che
                  è asceso, pane vivo che è disceso dal cielo e che è egli medesimo lo Sposo della
                  Chiesa Gesù Cristo nostro Signore, che è sopra tutte le cose Dio benedetto nei
                  secoli. Amen.



                                                   SERMONE LXXVI


                  I.  La  sposa  per  le  strade  e  per  le  piazze  ha  cercato  lo  Sposo  e  perché  invano,  quando  egli  è
                  ritornato in cielo. II. Il Padre glorifica il Figlio e il Figlio il Padre. III. Come la fede trova colui
                  che l’intelletto non comprende; le guardie che custodiscono la città di Dio; l’anima è sposa e
                  pecora. IV. Che cosa è detto della custodia della città, che cosa della bellezza della sposa o del
                  pascolo delle pecore e chi deve essere scelto per queste funzioni.


                  I.  1. Per le strade e per le piazze cercherò colui che l’anima mia ama (Cant  3,2).  La
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