Page 149 - Sermone sul Cantico dei cantici (II)
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Vengono interrogati quelli che possono averlo incontrato, ma non se ne ricava
nulla di certo. Questa ricerca senza esito non si compie una sola volta in una
sola notte, poiché dice la sposa: L’ho cercato durante le notti. Che cosa significa
questo desiderio e questo ardore che la spinge ad alzarsi di notte, e senza
vergognarsi del pubblico, a percorrere la città, a informarsi apertamente qua e
là del diletto, senza lasciarsi distogliere per nessuna ragione dal perseguire le
sue tracce, non badando a difficoltà, non trattenuta dall’amore del normale
riposo, non dalla verecondia di sposa o dal timore della notte? E tuttavia in
tutte queste ricerche il suo desiderio è rimasto frustrato. Perché mai? A che cosa
fa pensare questa pertinace e diuturna frustrazione, nutrice di tedio, fornite di
sospetti, istigatrice di impazienza, matrigna dell’amore, madre della
disperazione? Se c’è ancora dissimulazione è troppo molesta.
2. Passi una pia e utile dissimulazione fino a che si trattava di chiamare e
richiamare lo Sposo. Ma ora, quando cercato, e cercato in tale maniera, a che
cosa pub servire la dissimulazione? Se si tratta di sposi carnali e di amori
vergognosi, come l’esterna apparenza della lettera potrebbe indurre a credere, a
me non interessa affatto anche se a loro succedono tali cose: ci pensino loro, ma
se devo rispondere e dare soddisfazione, per quel poco che posso, alle menti e
agli affetti di anime che cercano Dio, io devo cavare dalla Sacra Scrittura, nella
quale confidano di avere la vita, qualche cosa di tanto più vitale quanto più
spirituale, perché ne mangino i poveri e ne siano saziati, e i loro cuori abbiano
vita. E chi è così vita dei cuori come il Signore mio Gesù, del quale diceva uno
che di lui viveva: Quando apparirà Cristo vita vostra, allora sarete glorificati con lui
(Col 3,4)? Egli, dunque, venga in mezzo a noi, perché anche a noi si possa dire
in verità: Sta in mezzo a voi uno che voi non conoscete (Gv 1,26). Sebbene io non
sappia come possa essere sconosciuto lo Sposo Spirito a uomini spirituali, i
quali abbiano talmente progredito nello Spirito da poter dire con il Profeta:
Spirito davanti alla nostra faccia è Cristo Signore (Lam 4,20 secondo i LXX). E con
l’Apostolo: Anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne ora non lo
conosciamo più così (2 Cor 5,16). Non è forse lui che la sposa cercava? Questi è
veramente Sposo, amante e amabile. Questi, dice, è veramente Sposo, come la
sua carne è veramente cibo e il suo sangue è veramente bevanda, e tutto quello
che è di lui veramente è, essendo egli non altro che la stessa verità.
3. Ma come mai questo Sposo ricercato non si trova, anche quando è cercato con
zelo e alacrità, ora sul giaciglio, ora nelle città o anche nelle piazze e nelle
strade, mentre egli dice: Cercate e troverete, e chi cerca trova? (Mt 7,7-8). E il
Profeta dice a lui: Sei buono, o Signore, per l’anima che ti cerca (Lam 3,25), e così il
santo Isaia: cercate il Signore mentre si può trovare (Is 55,6). Come si adempiranno
le Scritture? Colei, infatti, che ‘qui lo cerca non è una di quelle alle quali egli
dice: Mi cercherete e non mi troverete (Gv 7,34).
II. Ma badate come vi sono tre motivi per cui quelli che cercano di solito non
trovano: quando cioè non cercano nel tempo, o nel modo, o nel luogo debito. Se,