Page 35 - Regola di San Benedetto
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ospiti, sia affidata a un monaco pieno di timor di Dio: in essa ci siano dei letti
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forniti di tutto il necessario e la casa di Dio sia governata con saggezza da persone
sagge. Nessuno, poi, a meno che ne abbia ricevuto l’incarico, prenda contatto o
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si intrattenga con gli ospiti, ma se qualcuno li incontra o li vede, dopo averli sa-
lutati umilmente come abbiamo detto e aver chiesta la benedizione, passi oltre, di-
chiarando di non avere il permesso di parlare con gli ospiti.
Capitolo LIV - La distribuzione delle lettere e dei regali destinati ai singoli mo-
naci
Senza il consenso dell’abate nessun monaco può ricevere dai suoi parenti o da
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qualunque altra persona lettere, oggetti di devozione o altri piccoli regali e nean-
che farne a sua volta o scambiarli con i confratelli. E anche se i parenti gli man-
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dassero qualche dono, non si permetta di accettarlo, senza averne prima informato
l’abate. Ma questi, anche nel caso che dia il suo consenso per ricevere il dono,
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può sempre assegnarlo a chi vuole e il monaco a cui era destinato non deve farsi
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di questo un motivo di afflizione, per non dare occasione al diavolo. Se poi qual-
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cuno si provasse a comportarsi diversamente, sia sottoposto ai castighi dalla Rego-
la.
Capitolo LV - Gli abiti e le calzature dei monaci
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Bisogna dare ai monaci degli abiti adatti alle condizioni e al clima della località
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in cui abitano, perché nelle zone fredde si ha maggiore necessità di coprirsi e in
quelle calde di meno: il giudizio al riguardo è di competenza dell’abate. Co-
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munque riteniamo che nei climi temperati bastino per ciascun monaco una tonaca
e una cocolla, quest’ultima di lana pesante per l’inverno e leggera o lisa per
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l’estate; inoltre lo scapolare per il lavoro e come calzature, scarpe e calze.
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Quanto al colore e alla qualità di tutti questi indumenti, i monaci non devono attri-
buirvi eccessiva importanza, accontentandosi di quello che si può trovare sul posto
ed è più a buon mercato. L’abate però stia attento alla misura degli abiti, in mo-
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do che non siano troppo corti, ma della taglia di chi li indossa. I monaci che rice-
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vono gli indumenti nuovi, restituiscano i vecchi, che devono essere riposti nel
guardaroba per poi distribuirli ai poveri. Infatti a ogni monaco bastano due co-
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colle e due tonache per potersi cambiare la notte e per lavarle; il di più è super-
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fluo e dev’essere eliminato. 12. Anche le calze e qualsiasi altro oggetto usato
dev’essere restituito, quando ne viene assegnato uno nuovo. I monaci, che sono
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mandati in viaggio, ricevano dal guardaroba gli indumenti occorrenti, che restitui-