Page 34 - Regola di San Benedetto
P. 34

momento qualcuno desidera pregare per proprio conto, entri senz’altro e preghi,
                  non a voce alta, ma con lacrime e intimo ardore.    Perciò, come abbiamo detto, chi
                                                                       5.
                  non intende dedicarsi all’orazione si guardi bene dal trattenersi in chiesa dopo la
                  celebrazione del divino Ufficio, per evitare che altri siano disturbati dalla sua pre-
                  senza.



                  Capitolo LIII - L’accoglienza degli ospiti

                      Tutti gli ospiti che giungono in monastero siano ricevuti come Cristo, poiché un
                   1.
                                                                              2.
                  giorno egli dirà: «Sono stato ospite e mi avete accolto»    e a tutti si renda il debito
                                                                                        3.
                  onore, ma in modo particolare ai nostri confratelli e ai pellegrini.    Quindi, appena
                  viene annunciato l’arrivo di un ospite, il superiore e i monaci gli vadano incontro,
                  manifestandogli in tutti i modi il loro amore;    per prima cosa preghino insieme e
                                                                   4.
                  poi entrino in comunione con lui, scambiandosi la pace.    Questo bacio di pace
                                                                                 5.
                  non dev’essere offerto prima della preghiera per evitare le illusioni diaboliche.
                                                                                                         6.
                  Nel saluto medesimo si dimostri già una profonda umiltà verso gli ospiti in arrivo
                  o in partenza,    adorando in loro, con il capo chino o il corpo prostrato a terra, lo
                                  7.
                  stesso Cristo, che così viene accolto nella comunità.    Dopo questo primo ricevi-
                                                                            8.
                  mento, gli ospiti siano condotti a pregare e poi il superiore o un monaco da lui de-
                  signato si siedano insieme con loro.    Si legga all’ospite un passo della sacra Scrit-
                                                         9.
                  tura, per sua edificazione, e poi gli si usino tutte le attenzioni che può ispirare un
                  fraterno e rispettoso senso di umanità.   Se non è uno dei giorni in cui il digiuno
                                                            10.
                  non può essere violato, il superiore rompa pure il suo digiuno per far compagnia
                  all’ospite,   mentre i fratelli continuino a digiunare come al solito.   L’abate versi
                             11.
                                                                                          12.
                  personalmente l’acqua sulle mani degli ospiti per la consueta lavanda;   lui stesso,
                                                                                             13.
                  poi, e tutta la comunità lavino i piedi a ciascuno degli ospiti   e al termine di que-
                                                                                   14.
                  sto fraterno servizio dicano il versetto: «Abbiamo ricevuto la tua misericordia, o
                                                     15.
                  Dio, nel mezzo del tuo Tempio».   Specialmente i poveri e i pellegrini siano accolti
                  con tutto il riguardo e la premura possibile, perché è proprio in loro che si riceve
                  Cristo in modo tutto particolare e, d’altra parte, l’imponenza dei ricchi incute ri-
                                        16.
                  spetto già di per sé.   La cucina dell’abate e degli ospiti sia a parte, per evitare che
                  i monaci siano disturbati dall’arrivo improvviso degli ospiti, che non mancano mai
                  in monastero.   Il servizio di questa cucina sia affidato annualmente a due fratelli,
                                 17.
                  che sappiano svolgerlo come si deve.   A costoro si diano anche degli aiuti, se ce
                                                           18.
                  n’è  bisogno,  perché  servano  senza  mormorare,  ma,  a  loro  volta,  quando  hanno
                  meno da fare, vadano a lavorare dove li manda l’obbedienza.   E non solo in que-
                                                                                    19.
                  sto caso, ma nei confronti di tutti i fratelli impegnati in qualche particolare servizio
                  del monastero, si segua un tale principio   e cioè che, se occorre, si concedano loro
                                                              20.
                  degli aiuti, mentre, una volta terminato il proprio lavoro, essi devono tenersi di-
                                                  21.
                  sponibili per qualsiasi ordine.   Così pure la foresteria, ossia il locale destinato agli
   29   30   31   32   33   34   35   36   37   38   39