Page 71 - Rationale Divinorum Officiorum
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La dedicazione di una chiesa ha una doppia simbologia: da una parte ella
significa che l’edificio materiale è consacrato esclusivamente al servizio di
Dio, ed essa è così l’emblema del fidanzamento spirituale dell’anima fe-
dele; infatti una chiesa non dedicata è come una vergine promessa in ma-
trimonio, ma che attende la sua dote per unirsi al suo sposo. Attraverso la
dedicazione la Chiesa è fornita di dote e diviene la vera sposa di Gesù
Cristo, profanarla sarebbe dunque un sacrilegio.
Parleremo ora della benedizione dell’acqua. Il Signore ha detto: «A meno
che l’uomo non rinasca dall’acqua e dallo Spirito, non saprà entrare nel regno dei
cieli». Piacque al Signore assegnare una grande virtù all’acqua poiché es-
sa, come lava il corpo da ogni impurità, purifica anche l’anima da ogni
peccato. È molto evidente che l’aspersione dell’acqua durante la dedica-
zione di una chiesa è un simbolo del battesimo. La chiesa viene così in
qualche modo battezzata, poiché essa è il simbolo della Chiesa che è con-
tenuta nelle sue mura, ossia la moltitudine dei fedeli. È chiamata chiesa
perché essa contiene i cristiani, il contenitore rappresenta la cosa contenu-
ta.
La tripla aspersione con l’issopo e l’acqua benedetta che si fa all’interno e
all’esterno della chiesa, rappresenta la tripla immersione nel battesimo. Si
fa per tre ragioni. Prima di tutto, per cacciare gli spiriti maligni. L’acqua
benedetta possiede infatti la virtù assai particolare di allontanare il de-
monio, che acquisisce attraverso le parole dell’esorcismo, quando noi di-
ciamo: «Che quest’acqua sia esorcizzata, affinché il nemico sia messo in fuga e
che la sua potenza sia annientata».
In secondo luogo per purificare la chiesa da ogni lordura, perché tutte le
cose terrestri sono state corrotte dal peccato. Per questo nell’antica legge
tutto è stato purificato dall’acqua.
Da ultimo, l’aspersione dell’acqua che fa il vescovo girando intorno alla
chiesa, significa che il Signore veglia sui suoi e ha messo sotto la custodia
dei suoi angeli coloro che lo temono. Le tre risposte che si cantano nello
stesso tempo rappresentano per noi la gioia che è scoppiata nei tre secoli
della fede rappresentati da Noè, Daniele e Giobbe. L’aspersione avviene
sull’alto, al centro e nel basso delle mura, per indicare la tripla effusione
della fede, della speranza e della carità, con l’invocazione dello Spirito
divino.
Il triplo circuito che fa il vescovo attorno alle mura durante l’aspersione,
indica il triplo tragitto del Salvatore per la santificazione della sua Chiesa.
Egli è sceso prima dal cielo in terra poi dalla terra agli inferi, per poi risa-
lire in seguito in cielo. Il triplo circuito indica anche che la chiesa è dedi-
cata in onore della santa Trinità. È ancora l’emblema dei tre stati nella
Chiesa, quello delle vergini, dei continenti e delle persone sposate.