Page 50 - Rationale Divinorum Officiorum
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Nelle festività, si tendono le cortine nelle chiese per ornarle, di modo che
degli ornamenti visibili commuovano la nostra anima per gli invisibili.
Queste cortine sono talvolta dipinte di colori diversi, come si è detto in
precedenza, affinché grazie alla varietà di colori, si veda e si sappia che
l’uomo, che è il tempio di Dio, deve essere ornato dalla varietà e dalla di-
versità delle virtù. La cortina bianca rappresenta la purezza della vita,
quella rossa la carità. La cortina verde la contemplazione mentre quella
nera la mortificazione della carne e la grigia la tribolazione. Si mettono al-
cune volte sulle cortine bianche dei drappeggi di differenti colori, per far
intendere che il nostro cuore deve essere purgato dai vizi, e che deve ave-
re all’interno di se stesso le cortine delle virtù, e la varietà dei colori delle
buone opere.
XL. DELLA DRAPPERIA
Durante la festa della Natività del Signore certe chiese non mettono alcun
drappo nella chiesa, alcune ne appendono certi di poco valore, altre anco-
ra ne usano di bellissimi. Le prime stanno ad indicare il nostro rossore,
perché sebbene noi siamo presi da una grande gioia perché ci è nato un
Salvatore, non dobbiamo tuttavia nascondere la vergogna pensando che il
nostro peccato è talmente grande che il Figlio di Dio è stato costretto a ri-
dursi a nulla per noi prendendo le sembianze di uno schiavo (Fil 2), e
dunque ecco che nemmeno il giorno della sua morte facciamo alcuna so-
lennità accompagnata da allegria, anche un grande digiuno, sebbene noi
festeggiamo solennemente la morte degli altri santi con allegria e ci per-
mettiamo un tantino, di mangiare e di bere più delicatamente. Certo, noi
arrossiamo perché il Signore è morto per i nostri peccati, ma i santi hanno
sofferto non per i nostri peccati, ma per Cristo. Quelli che appendono
drappi di scarso valore rappresentano in questo modo le sembianze di
schiavo che il Signore ha rivestito per noi, e i vili abiti con cui è stato rive-
stito quel giorno. Quelli che al contrario usano bei drappi pensano alla
gioia che si prova alla nascita di un Re, e mostrano come noi dobbiamo
essere per ricevere un tale ospite.
XLI. DELLE COPERTURE E DEI VELI
In qualche chiesa, l’altare, nella solennità di Pasqua, è ornata da coperture
preziose, e vi si pongono sopra dei veli di tre colori: rosso, grigio e nero,
che designano tre epoche. Quando la prima lezione e il responsorio sono
finiti, si toglie il velo nero che significa il tempo davanti alla legge. Dopo
la seconda lezione e il responsorio, si solleva il velo grigio, che designa il