Page 47 - Rationale Divinorum Officiorum
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insegne sull’altare, per ricordare continuamente nella chiesa il trionfo di
                  Cristo, con il quale noi speriamo di trionfare a nostra volta sul nemico.

                  XXXIII. DEL VANGELO E DEI VASI

                  Il libro del Vangelo è posto sopra l’altare, perché il Vangelo è stato pub-
                  blicato da Cristo stesso, ed egli stesso ne rende testimonianza. Infine i va-
                  si sacri e altri, nella casa del Signore, prendono la loro origine da Mosè e
                  da Salomone; questi vasi erano in gran numero e di vario uso nell’Antico
                  Testamento, come viene detto nell’Esodo, e hanno diversi significati, dei
                  quali non trattiamo qui per abbreviare.

                  XXXIV. DEI VELI

                  Tutte le cose che appartengono all’ornamento della Chiesa devono essere
                  chiuse o coperte durante il periodo della santa Quaresima, cosa che si fa,
                  secondo alcuni, la domenica della Passione, perché da questo momento la
                  Divinità fu nascosta e velata nel Cristo; infatti egli si abbandonò a se stes-
                  so, si lasciò prendere e flagellare come un uomo, come sé non avesse avu-
                  to più in se la potenza della Divinità. Ecco perché è scritto nel Vangelo di
                  questo giorno: «E Gesù si nascose e uscì dal tempio» (Gv 8). Allora si copre
                  la croce che rappresenta la potenza della sua Divinità. Altri fanno tutto
                  ciò la prima domenica della Quaresima perché è da questo momento che
                  la chiesa inizia a parlare della Passione. Per questo, durante questo perio-
                  do, la croce non può essere portata nella chiesa che coperta, e secondo il
                  costume di alcuni luoghi non si mantengono che due veli o cortine sola-
                  mente, una delle quali è messa sul coro, l’altra è sospesa fra l’altare e il
                  coro, per non mostrare quello che si trova nel Santo dei santi; il santuario
                  e la croce, che sono allora velati, significano la lettera della legge, cioè la
                  sua  osservanza  secondo  la  carne,  oppure  che  nell’Antico  Testamento  e
                  prima della Passione di Cristo, la comprensione delle sante Scritture era
                  velata, nascosta e oscura (Lc 8), e coloro che vissero in quei tempi, ebbero
                  sempre un velo davanti agli occhi, cioè una scienza oscura. Il velo signifi-
                  ca la spada che fu posta davanti alla porta del paradiso. Per dimostrare
                  che  l’osservanza  carnale  della  legge,  l’oscurità  e  il  gladio  sono  stati  re-
                  spinti e dispersi con la Passione di Cristo, si tolgono, la vigilia di Pasqua,
                  tutte le cortine e quei veli di cui abbiamo detto. Si parla nell’Antico Te-
                  stamento degli animali ruminanti con lo zoccolo spaccato, come ad esem-

                  pio i buoi che lavorano, in altre parole che discernono i misteri delle Scrit-
                  ture e le comprendono secondo lo spirito; per questo durante la Quaresi-
                  ma solamente un piccolo numero di sacerdoti entra dietro il velo che na-
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