Page 42 - Rationale Divinorum Officiorum
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che anzi la sola ragione lo leghi; su questo Razionale che rappresenta an-
                  che la vigilanza, secondo san Gregorio, Dio ordinò di scrivere i nomi dei
                  dodici patriarchi.

                  XVIII. SEGUIRE IL CAMMINO TRACCIATO DAGLI ANTICHI

                  Sicuramente, portare sempre scritti sul proprio petto i nomi dei Padri, si-
                  gnifica pensare senza posa alla vita degli antichi. Il prete avanza allora ir-
                  reprensibile nella vita quando egli considera senza tregua l’esempio dei
                  Padri  che  lo  hanno  preceduto,  e  segue  le  loro  tracce  reprimendo
                  all’interno del suo cuore i pensieri proibiti, per paura di posare il piede
                  delle sue azioni fuori dal limite della ragione.

                  XIX. DELLE CORONE DI CRISTO E DEI GIUSTI

                  Occorre anche considerare che Gesù è sempre dipinto incoronato, come
                  se egli dicesse: «Uscite, figlie di Gerusalemme, e guardate il re Salomone cinto
                  del diadema di cui l’ha coronato sua madre». Infatti Cristo fu incoronato in tre
                  modi diversi. In primo luogo, da sua madre, con la corona della miseri-
                  cordia, il giorno della Concezione; questa corona è doppia a causa dei be-
                  ni naturali e gratuiti, per questo la si chiama diadema, che significa ap-
                  punto doppia corona. La seconda incoronazione è quella della sua matri-
                  gna, con la corona della miseria e della sofferenza, nel giorno della pas-
                  sione. In terzo luogo, è incoronato da suo Padre con la corona della gloria,
                  il giorno della resurrezione; da qui queste parole: «Tu l’hai coronato, Signo-
                  re, di gloria e di onore». Infine Egli sarà incoronato da quelli della sua casa,
                  con la corona della potenza il giorno dell’ultima rivelazione. Perché Egli
                  verrà, con i vegliardi e i senatori della terra, per giudicare l’universo nella
                  sua giustizia e nella sua equità. Così tutti i santi sono dipinti incoronati,
                  come se il Signore dicesse: «Figlie di Gerusalemme, venite e guardate i testi-
                  moni (martyres) di Dio, con le corone d’oro con le quali li ha incoronati il Si-
                  gnore». E nel libro della Sapienza (Sap 5) è detto: «I giusti entreranno nel re-
                  gno della Gloria, e riceveranno il diadema della bellezza dalla mano del Signore».

                  XX. DELL’AUREOLA

                  La corona di cui parliamo ora è dipinta in forma di uno scudo rotondo,
                  perché i santi di Dio godono della protezione divina. Per questo essi can-

                  tano, pieni di allegria: «Signore, tu ci hai coronato e circondato della tua prote-
                  zione come di uno scudo». Tuttavia, la corona di Cristo è distinta da quella
                  dei santi dalla figura della croce, perché è attraverso lo stendardo della
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