Page 38 - Rationale Divinorum Officiorum
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re principalmente sulla croce, anche se dopo averci messo un uomo, nulla
impedisce di dipingere un agnello nella parte inferiore o posteriore, poi-
ché Egli è il vero agnello che porta i peccati del mondo. È dunque in que-
ste maniere, e in diverse altre, che l’immagine del Salvatore è raffigurata,
a causa dei diversi significati che essa porta con sé.
VII. DI CRISTO E DEGLI ANGELI
Dipinto nella mangiatoia, Egli ricorda la sua natività; in seno alla madre,
possiamo vedere la sua infanzia; dipinto o scolpito sulla croce, rappresen-
ta la sua passione e, talvolta, si raffigurano vicino alla croce il sole e la lu-
na in eclissi per indicare la sua pazienza; dipinto mentre sale dei gradini,
è la sua ascensione; rappresentato come seduto su di un trono o su di un
seggio elevato, designa la sua maestà presente e la potenza che ormai
possiede, come se dicesse: «Ogni potere mi è stato dato nel cielo e nella terra»,
come in questo passo: «Ho visto il Signore seduto su di un seggio elevato,
ecc.», ossia: «Il Figlio di Dio che regna sugli angeli», secondo queste parole:
«Tu che sei portato sulle ali dei cherubini». Alcune volte lo si dipinge come lo
videro Mosè e Aronne, Nabad e Abiu, cioè sulla montagna; sotto i suoi
piedi stava una specie un predellino di zaffiro, il cui bagliore era quello di
un cielo sereno. Perché, come dice San Luca: «Allora vedranno il Figlio
dell’Uomo che arriverà su di una nuvola con potenza e grande maestà». Ecco
perché lo si raffigura circondato di angeli che lo servono sempre e inces-
santemente sono ai suoi fianchi. Essi vengono rappresentati con sei ali,
secondo questo passaggio di Isaia: «I serafini erano in piedi vicino a lui, e cia-
scuno aveva sei ali; due servivano loro per coprirsi la faccia, con due nasconde-
vano i loro piedi e con le altre due volavano».
VIII. DEGLI ANGELI, DELL’ARCANGELO MICHELE E DEI VENTI-
QUATTRO VEGLIARDI
Gli angeli vengono rappresentati nel fiore dell’età e in una tenera giovi-
nezza perché non invecchiano mai. Altre volte ancora si dipinge
l’arcangelo Michele che calpesta un dragone, secondo le parole di Gio-
vanni nell’Apocalisse: «Ci fu una grande battaglia nel cielo e Michele combatté
con il dragone». Questa battaglia è la separazione degli angeli, la perseve-
ranza e l’affermazione dei buoni e la rovina dei cattivi, oppure, nella
Chiesa presente, la persecuzione che soffrono i fedeli. In alcuni casi ven-
gono rappresentati attorno a Dio ventiquattro vegliardi, secondo la visio-
ne dello stesso Giovanni; essi sono vestiti di abiti bianchi e portano sul lo-
ro capo delle corone d’oro: questi vegliardi rappresentano i dottori