Page 20 - Rationale Divinorum Officiorum
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parole: «Se qualcuno parla, che siano i discorsi di Dio, ecc.». E siccome questa
stessa sbarra è posta al di sopra della croce o della punta del tetto della
chiesa, questo significa che le Scritture sono compiute e confermate. Ecco
perché il Signore dice nella sua Passione: «Tutto è compiuto» (Pt 4, Gv 19) e
il nome di Cristo è stato scritto in maniera ineffabile sul libro delle nuove
Scritture.
XXIII. DELLA CUPOLA
La cupola, ossia la sommità alta e rotonda del tempio sulla quale si posa
la croce, vuole significare, a causa della sua forma rotonda, con quale per-
fezione e quale inviolabilità la fede cattolica deve essere predicata e prati-
cata; giacché se non la si osserva interamente e senza macchia, si morrà
per sempre nell’eternità.
XXIV. DELLE FINESTRE
Le finestre della chiesa, che sono fatte di un vetro trasparente, sono le di-
vine Scritture che respingono il vento e la pioggia, che cioè impediscono
l’ingresso nella chiesa di ciò che potrebbe nuocere all’edificio e ai fedeli
che vi sono riuniti. E mentre esse cedono il passo al chiarore del vero sole
(che è Dio) nella chiesa, e cioè nel cuore dei fedeli, esse illuminano chi si
trova nel suo seno. Esse sono più larghe all’interno, perché il senso misti-
co è più esteso e sorpassa il senso letterale. Le finestre rappresentano an-
cora i cinque sensi del corpo: la loro forma significa che essi devono esse-
re ristretti fuori, per non attirare dentro di loro le vanità di questo mondo,
e sbocciare all’interno per ricevere più largamente e più liberamente i do-
ni spirituali.
XXV. DELLE GRATE E DELLE COLONNE CHE ATTORNIANO LE FI-
NESTRE
Le grate che sono davanti alle finestre raffigurano i profeti e gli altri dot-
tori oscuri della Chiesa militante; talvolta, per rappresentare i due precet-
ti della carità, si pongono due colonne gemelle a ciascun lato delle fine-
stre, cosa che rivela come gli apostoli furono inviati due a due insieme
per predicare il Vangelo alle nazioni.
XXVI. DELLE PORTE