Page 24 - Racconti di un pellegrino russo
P. 24
solo? Con gli altri si prega molto meglio. Dio non ha creato l’uomo perché egli non
conosca che se stesso, ma perché ognuno aiuti il suo prossimo, guidandoci l’un l’altro
verso la salvezza, ciascuno secondo le sue forze. Guarda i santi e i dottori ecumenici,
erano giorno e notte in movimento e in daffare per la Chiesa, predicavano dovunque e
non rimanevano in solitudine a nascondersi ai loro fratelli. – Ciascuno riceve da Dio il
dono che conviene, padre mio; molti hanno predicato alle folle, e molti sono vissuti
nella solitudine. Ciascuno agiva secondo la sua inclinazione e credeva che fosse la via
della salvezza indicata da Dio. Ma come spiegate che tanti santi hanno abbandonato
tutte le dignità e gli onori della Chiesa e si sono rifugiati nel deserto per non essere
tentati dal mondo? Sant’Isacco il Siriaco ha abbandonato così i suoi fedeli e il beato
Atanasio l’Atonita ha lasciato il suo monastero; essi consideravano quei luoghi troppo
pericolosi e credevano veramente alla parola di Cristo: Che serve all’uomo acquistare il
mondo, se perde la sua anima? (Mt 16,26). – Ma essi erano dei grandi santi – replicò il
prete. – Se i santi si guardassero con tanta cura dal venire a contatto con gli uomini – gli
risposi – cosa non dovrebbe fare un povero peccatore! Infine dissi addio al buon prete e
ci separammo da amici. Percorsi dieci verste e mi fermai per trascorrere la notte in un
villaggio. Viveva là un contadino gravemente ammalato. Consigliai alla famiglia di
farlo comunicare pensando ai santi misteri di Cristo, e la mattina essi mandarono a
cercare il prete del villaggio. Io rimasi per inginocchiarmi davanti ai santi doni e per
pregare durante la somministrazione del Sacramento. Ero seduto su una panca davanti
alla casa e guardavo se il prete arrivava. All’improvviso vedo correre verso di me la
fanciulla che avevo visto in preghiera nella cappella. – Come hai fatto a venire qui? –
Le dissi. – In casa mia tutto era disposto ormai per le nozze con quello scismatico, e io
sono scappata. Poi, gettandosi ai miei piedi, gridò: – Per pietà, prendimi con te e
conducimi in un convento, da queste parti, non voglio marito, voglio vivere in un
convento recitando la preghiera di Gesù. Ti ascolteranno là, e mi accetteranno. – Di’ un
po’, dove vuoi che ti conduca? Non conosco nemmeno un convento, da queste parti, e
come potrei prenderti con me senza passaporto? Non potrai fermarti mai in nessun
posto. Ti scopriranno subito; sarai ricondotta a casa tua e punita per la tua scappata.
Ritorna invece a casa e prega il Signore; e se non ti vuoi sposare, inventa qualche scusa.
Questa sarà una «bugia pietosa». Così hanno agito la santa madre di Clemente, la beata
Marina, che salvò la sua anima in un monastero di uomini, e tante altre. Mentre noi
stavamo così parlando, vedemmo quattro contadini in un biroccino che trottavano dritti
verso di noi. Acciuffarono la ragazza e la caricarono sulla carretta: uno di loro partì con
lei, gli altri tre mi legarono le mani e mi condussero al borgo nel quale avevo passato
l’estate. A tutte le mie spiegazioni essi rispondevano con grida: – Imparerai, santoccio,
a sedurre le ragazze! – Verso sera, mi condussero alla prigione, mi fecero mettere i ferri
ai piedi e mi fecero rinchiudere in attesa del giudizio per l’indomani. Il prete, avendo
saputo che ero in prigione, venne a trovarmi, mi portò la cena, mi consolò e disse che
avrebbe preso le mie difese dichiarando, come mio confessore, che io non avevo
assolutamente quelle tendenze che mi venivano attribuite. Si trattenne un po’ di tempo
con me, poi se ne andò. Sul far della notte passò di là il commissario di polizia del
distretto e gli fu raccontata la storia. Egli ordinò che si riunisse il consiglio comunale e
si conducesse me al commissariato. Noi entrammo e rimanemmo in piedi ad aspettare.
Ad un tratto, ecco il commissario già piuttosto eccitato; sedette al tavolo col suo
berrettone ben calato sul capo e disse a voce molto alta: – Ehi, Epifanio, questa ragazza
qui, tua figlia, non ha portato via niente da casa? – Nulla, piccolo padre. – Ha fatto
qualche stupidaggine con questo scimunito? – No, piccolo padre. – Allora la questione è