Page 66 - Prediche di Meister Eckhart
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divina. L’uomo che ha, in tutte le sue opere, una retta intenzione, presso di
lui il principio della sua intenzione è Dio, e Dio è anche il compimento
della sua intenzione; è la pura natura divina, e il suo termine è nella pura
natura divina in se stessa.
Ora un maestro dice che non v’è alcun uomo, per quanto insensato, che
non aspiri alla saggezza. Perché allora non diventiamo saggi? Perché vi
sono numerose condizioni. La più importante è che l’uomo passi
attraverso tutte le cose e sorpassi tutte le cose e le loro cause. Allora l’uomo
comincia ad essere scontento, e perciò rimane nella sua limitatezza. Se io
sono ricco, non sono per questo saggio, ma se la essenza e la natura della
saggezza sono formate in me sì che io sia la saggezza stessa, allora sono un
uomo saggio.
Ho detto un giorno in un monastero: la vera immagine dell’anima è quella
in cui non è formato niente di esteriore né di interiore, salvo ciò che Dio è
in se stesso. L’anima ha due occhi: uno interiore, l’altro esteriore. L’occhio
interiore dell’anima è quello che guarda nell’essere e riceve il proprio
essere da Dio senza alcun intermediario: è la sua operazione propria.
L’occhio esteriore dell’anima è quello rivolto verso tutte le creature, che le
percepisce secondo il modo delle immagini e di una potenza. Ora, l’uomo
che si è rivolto in se stesso, in modo da conoscere Dio nel suo proprio
sapore e nel suo proprio fondo, un tale uomo è liberato da tutte le cose
create, e si è chiuso in se stesso sotto una vera chiave di verità. Ho detto un
giorno che Nostro Signore venne verso i suoi discepoli, mentre le porte
erano chiuse, il giorno di Pasqua; lo stesso avviene per questo uomo, libero
da tutte le cose estranee e da tutto il creato. In un tale uomo, Dio non
giunge, perché è già in lui nella propria essenza.
S piaciuto a Dio nei suoi giorni.
Quando si dice nei “suoi giorni”, vi è più di un giorno: il giorno dell’anima
ed il giorno di Dio. I giorni trascorsi da sei o sette giorni e quelli passati da
seimila anni, sono tanto vicini all’oggi quanto il giorno che fu ieri.
Perché? Perché il tempo è là, in un istante presente. Per il fatto che il cielo
prosegue la sua corsa, la prima rivoluzione del cielo produce il giorno. Là
si produce in un istante il giorno dell’anima, e nella sua luce naturale in cui
sono tutte le cose, è un intero giorno: giorno e notte sono una cosa sola. Il
giorno di Dio è quello in cui l’anima si
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