Page 48 - Prediche di Meister Eckhart
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lui, questo vuol dire il Paternoster. Questa parola ha due significati. Il
primo: “Dormi di fronte a tutte le cose!”, che significa che non devi sapere
niente né sul tempo né sulle creature, né sulle immagini. I maestri dicono:
se un uomo, che dormisse profondamente, dormisse cento anni, non
saprebbe di nessuna creatura, né del tempo, né delle immagini; allora puoi
capire cosa Dio opera in te. Perciò dice l’anima nel libro dell’amore:
“Io dormo, e il mio cuore veglia”. Se dunque le creature dormono in te,
puoi percepire quello che in te opera Dio.
In secondo luogo la parola significa: “Sforzati in tutte le cose!”. E questo ha
tre significati in sé. Significa qualcosa come: “Trova il tuo vantaggio in
tutte le cose!”, ovvero: cogli Dio in tutte le cose, perché Dio è in tutte le
cose. Sant’Agostino dice: Dio ha creato tutte le cose, non che le abbia fatte
divenire e poi abbia proseguito il suo cammino, ma è rimasto in esse. La
gente immagina di avere di più, se ha le cose insieme a Dio, di quanto
avrebbe con Dio senza le cose. Questo è sbagliato, perché tutte le cose
insieme a Dio non sono di più di Dio solo; e se uno che avesse il Figlio, ed
il Padre con esso, immaginasse di avere di più che avendo il Figlio
soltanto, sarebbe nel torto. Infatti il Padre con il Figlio non è di più che il
Figlio solo, e, reciprocamente, il Figlio con il Padre non è di più del Padre
solo. Prendi perciò Dio in tutte le cose, e questo è un segno del fatto che
egli ti ha generato come figlio unigenito, e niente di meno.
Il secondo significato è questo: ama Dio sopra ogni cosa, e il tuo prossimo
come te stesso!, e questo è un comandamento di Dio. Ma io dico che non è
solo un comandamento, ma anche un dono che Dio ha fatto, e che ha
promesso di fare. Se tu preferisci che cento marchi siano tuoi piuttosto che
di un altro, non sei nel giusto. Se tu ami una persona più di un’altra, sei nel
torto, e lo stesso se ami tuo padre o tua madre o te stesso più di un altro
uomo. E se trovi preferibile la beatitudine in te stesso piuttosto che in un
altro, non sei nel giusto. “Dio ne guardi! Cosa dite? Non deve la
beatitudine mia essermi più cara che quella di un altro?”. Molte persone
istruite non lo comprendono, e pensano sia molto difficile. Ma non è
difficile, è facilissimo. Voglio mostrarti che non è difficile. Vedete, la
natura persegue due fini in ogni membro che opera nell’uomo. Il primo
fine che ha in vista nel suo operare, è servire al corpo nel suo insieme, e poi
a ciascun membro da solo, come è in se stesso e non meno di se stesso, ed
ha, nel suo operare, in vista se stesso non più di un altro membro. Molto di
più questo deve valere nel campo della grazia! Dio deve essere una regola
ed un fondamento del tuo amore. La prima intenzione del tuo amore deve
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