Page 52 - Prediche di Meister Eckhart
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fuori l’immagine, che prima aveva accolto in sé, ed in questo modo può
                  unirsi con quell’oggetto.


                  Ma  quando  l’uomo  riceve  in  tal  modo  un’immagine,  essa  deve
                  necessariamente  esser  giunta  dall’esterno,  attraverso  i  sensi.  Per  questo
                  motivo  niente  è  così  ignoto  all’anima  come  se  stessa.  Un  maestro  dice
                  infatti che l’anima non può formare o estrarre immagini di se stessa. Perciò
                  essa non può conoscersi con nulla. Infatti le immagini giungono sempre
                  attraverso i sensi, e  dunque essa non  può avere  alcuna immagine di  se
                  stessa. Così essa conosce tutte le altre cose, ma non se stessa. Di nessuna
                  cosa sa così poco, come di se stessa, proprio a causa di questo elemento
                  mediatore.


                  Tu devi sapere però che l’anima al suo interno è libera e sgombra da ogni
                  elemento mediatore e da ogni immagine, e questo è il motivo per cui Dio
                  può  unirsi  con  essa  liberamente,  senza  immagini  o  somiglianze.  Ogni
                  capacità che tu riconosci a un maestro, non puoi fare a meno di attribuirla
                  a  Dio  in  grado  infinito.  Più  un  maestro  è  saggio  e  potente,  più
                  immediatamente  realizza  la  sua  opera,  e  più  è  semplice.  L’uomo  ha
                  bisogno  di  molti  mezzi  nelle  sue  opere  esteriori,  e  prima  di  compierle
                  come le ha progettate, ha bisogno di grosso allestimento. Il sole invece,
                  nella  sua  maestria,  compie  la  sua  opera,  che  è  l’illuminare,  con  grande
                  rapidità: appena diffonde il suo chiarore, nello stesso istante il mondo è
                  pieno di luce in ogni parte. Ancora più in alto è l’angelo, che ha bisogno di
                  mezzi ancor minori per operare, ed ha anche meno immagini. Il più alto
                  dei serafini ha una sola immagine: tutto quello che gli altri, sotto di lui,
                  concepiscono nella molteplicità, egli lo comprende nell’unità. Ma Dio non
                  ha bisogno di alcuna immagine, e non ne ha: Dio opera nell’anima senza
                  quel “mezzo”, immagine o somiglianza; opera nel fondo dell’anima, dove
                  mai è giunta una immagine, ma soltanto Dio stesso col suo proprio essere.
                  Nessuna creatura può farlo!


                  Come il Padre genera il Figlio nell’anima? Come lo fanno le creature in
                  immagini e somiglianze? Niente affatto! Lo fa nel modo in cui egli genera
                  nell’eternità,  né  più  né  meno.  E  dunque,  come  lo  genera  là?  Fate
                  attenzione!  Dio  Padre  ha  uno  sguardo  perfetto  in  se  stesso  ed  una
                  profonda,  completa  conoscenza  di  se  stesso,  attraverso  se  stesso,  non
                  attraverso  immagini.  Così  dunque  Dio  Padre  genera  suo  Figlio  in  vera
                  unità  della  natura  divina.  Vedete,  nello  stesso  identico,  e  non  in  altro,
                  modo, Dio Padre genera il Figlio nel fondo dell’anima e nella sua essenza,
                  e si unisce così con essa. Infatti, se vi fosse là un’immagine, non vi sarebbe




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