Page 46 - Prediche di Meister Eckhart
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I maestri dicono che la natura umana non ha niente a che fare col tempo,
che è assolutamente intangibile e che è molto più intima all’uomo e vicina
a lui di quanto egli non lo sia a se stesso. Perciò Dio prese la natura umana
in sé e la unì alla sua persona. Allora la natura umana divenne Dio, perché
egli assunse la natura umana nella sua essenza, e non un essere umano
particolare. Perciò, se vuoi essere lo stesso Cristo e Dio, distaccati da tutto
quel che il Verbo eterno non ha assunto in sé. Il Verbo eterno non ha
assunto in sé un essere umano; distàccati perciò da tutto quel che è uomo
in te e da tutto quel che sei, ed assumiti soltanto secondo la natura umana,
perché allora sarai nel Verbo eterno ciò che la natura umana è in lui. Infatti
la tua natura umana e la sua non sono diverse, sono una: ciò che essa è nel
Cristo, lo è in te. Per questo motivo io dissi a Parigi che nell’uomo giusto si
compie tutto quello che la sacra Scrittura e i profeti hanno detto. Se infatti
tu sei quel che devi essere, è compiuto in te tutto quel che è detto
nell’Antico e nel Nuovo Testamento.
Come devi essere? Lo si può capire in due modi, secondo la parola del
profeta: “nella pienezza dei tempi, il Figlio fu inviato”. “Pienezza dei
tempi” si intende in due modi. Una cosa è nella sua pienezza quando è alla
sua fine, come lo è il giorno alla sera. Ugualmente il tempo è nella sua
pienezza quando è completamente distaccato da te. L’altro senso è questo:
quando il tempo è alla sua fine, nell’eternità, allora il tempo è del tutto
concluso, perché non v’è più né prima né poi. Allora tutto è nuovo e
attuale, e tu hai in una contemplazione in atto tutto quel che mai fu e che
mai sarà. Là non v’è né prima né poi, tutto è attuale, e in questa
contemplazione in atto io possiedo tutto. È la “pienezza dei tempi”, e così
tutto è bene per me, ed io sono davvero il Figlio unigenito e il Cristo.
Che Dio ci aiuti a giungere a questa pienezza dei tempi. Amen.
Praedica verbum
Oggi e domani si legge una paroletta a proposito del mio signore san
Domenico. San Paolo la scrive nell’Epistola e significa: “Pronuncia la
parola, esprimila, producila, genera la parola!”. È una cosa meravigliosa
che rimanga all’interno qualcosa che fluisce all’esterno. Che la parola
fluisca all’esterno e tuttavia permanga all’interno, è davvero straordinario.
Che tutte le creature fluiscano all’esterno e permangano tuttavia
all’interno, è davvero straordinario. Quel che Dio ha dato e quello che ha
promesso di dare, è davvero straordinario, inconcepibile, incredibile. Ed è
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